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I mercanti della «nazione napolitana» a Palermo nel Settecento 407
1758) ; i fratelli Valentino e Alessio Fiorentino avevano bottega a
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Palma fin dal 1779 ; Felice, Luca e Giovanni Marino Buonocore, dopo
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il terremoto del 1783 si erano trasferiti a Messina e tenevano «tre
buone fornite botteghe d’ogni specie di lanaggi, che vendono a prezzi
dolci» al borgo di S. Leo in «barracche, per essere la città [...] diruta» .
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Dal 1787 lasciarono le baracche per prendere in affitto botteghe e case
di abitazione in città, continuando a vendere «ogni sorte di Canneggio»
e acquisendo nel 1792 il privilegio di «ferianti matricolati messinesi» .
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Dal 1790 a Girgenti teneva casa e bottega il panniere Gaspare Tutino
e a «Lercara deʼ freddi», (odierna Lercara Friddi), don Giuseppe Cau-
lino . Nei registri doganali di «Aci Regale» (Acireale) sono annotati, dal
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1791, i nomi di Gaspare e Giosuè Di Martino che immettevano telerie
del Napoletano, facendo base in quella piazza per la distribuzione nei
mercati dell’entroterra etneo e per Girgenti ; e come loro anche Gioac-
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chino e Domenico Montuoro (o Montoro), Saverio e Giovanni Barba,
Luigi Fiorentino, Marco Antonio Ajello, Luca Buonocore (o Buoncore),
Salvatore e Luca Atanasio (o Attanasio), indicati, questi ultimi, come
«privilegiati catanesi», cioè beneficiari del privilegio di cittadinanza .
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Nel 1798 i fratelli Salvadore e Fortunato Montuoro risiedevano a
Sciacca ed estraevano «frutti di mandra» (latticini), barili di sarde, alici
salate e riso ; mentre Salvadore Fiorentino, che si era stabilito a Maz-
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zara (Mazara del Vallo), esportava latticini per l’isola di Malta . Non
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era infrequente che i positanesi commercializzassero generi alimen-
tari; per agevolare le vendite di panni «a taglio, ed a minuto», conveni-
vano con i compratori di pagarne il prezzo «colla permuta di comesti-
bili» . Così facendo, riducevano il rischio connesso con i pagamenti
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rateizzati e permettevano ai piccoli negozianti di paese di ovviare alla
mancanza di liquidità.
Nel 1802 Michele e Mariano Montuoro risiedevano a Girgenti e de-
nunciavano alla Suprema Giunta delle dogane «l’esorbitanza dei diritti
58 Ibid.
59 Asp, Regia Delegazione ed amministrazione dei beni sequestrati e confiscati ai
possessori esteri e Nazionali residenti allʼestero, b. 47, «Memoriale delli Fratelli Valen-
tino, ed Alessio Fiorentino di Positano», senza data, ma con annotazione nel verso del
14-8-1806.
60 Asp, Sgd, b. 8, fasc. 29, ricorso di Baldassare Parlato, procuratore di don Felice
Buonocore e compagni, databile primi mesi del 1803.
61 Ibid.
62 Asp, Rsi, b. 4323, lettera di Vincenzo Speciale al re, Palermo, 24-7-1806.
63 Asp, Sgd, reg. 2, c. 61r e v, 7-4-1791.
64 Ivi, cc. 62r-87v, aprile-giugno 1791.
65 Asp, Trp, np, reg. 505, cc. 23r-24r, 15-11-1798.
66 Ivi, cc. 26v-27v, 16-11-1798.
67 Asp, Gpc, b. 160, supplica al re di Felice Montuoro e Matteo Di Martino positanesi,
12-3-1768.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Agosto 2021
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)