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402 Rosario Lentini
3. Dai vietresi ai positanesi
Fino alla metà degli anni Quaranta del Settecento i principali ope-
ratori che imballavano panni alla dogana di Palermo erano trapanesi,
che spedivano soprattutto nella loro città e a Marsala ; ma già da fine
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Seicento un esiguo numero di mercanti provenienti da Cava e da Vietri
svolgeva la medesima attività . Nel 1704-1705 si contano 16 vietresi
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che facevano la spola da Palermo, mentre negli anni Venti si registrano
solo presenze sporadiche di qualche ʻregnicoloʼ campano che veniva a
caricare prodotti di tonnara, sarde e acciughe salate . Di particolare
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interesse unʼimmissione nella Dogana grande, a marzo del 1721, di
una grossa partita di pannine e berrette in associazione tra due vie-
tresi, un palermitano e un trapanese .
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Il fenomeno prende maggior consistenza dagli anni Quaranta e nel
1745-1746, i vietresi si fanno numerosi: i Consiglio (Consalvo, Gen-
naro, Liborio e Giovanni Battista), Amodeo Di Mauro, Gerolamo Di Ce-
sare, Ignazio Licciardo, Domenico e Gennaro Barone, Nicolò Cita-
rella , Giacomo e Matteo Loffreda e altri . Ma, ad inizio anni Ses-
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santa, ad essi si affianca un gruppo di positanesi: Saverio Bruno, Gio-
vanni Maria Russo, Luca Buonocore, Niccolò Attanasio, Gioacchino e
Nicolò Fiorentino, Felice Montoro, Salvatore Talamo ; e già nel decen-
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nio successivo questi ultimi primeggiano sia sui vietresi, sia sui tra-
panesi nellʼimportazione e nella spedizione per infra Regno di panni,
«droghetti» (drappi di lana), «peluzzi» e «saje» . La loro attività divenne
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talmente rilevante che al sopraintendente delle guardie della dogana
palermitana si pagava un compenso aggiuntivo di 21 onze annuali,
34 Ivi, res, reg.1706, 1732-1733 e reg. 1708, 1740-1741; Angelo Malato, padron Leo-
nardo Barraco, padron Giuseppe Polimene, Simone Morfino, Gerolamo Geno, Giuseppe
Lo Grammatico, padron Andrea Polizzi, Francesco Antonio Maltese, padron Stefano
Manca, padron Antonino Palmeri, padron Giuseppe Salmeri, Giuseppe Maltese, Nicolò
Mineo, padron Giuseppe La Scola, Vito Grammatico, Antonino Musicò, Francesco Inia,
Paolo Polimeni, Nicolò Buscaino, Vito Laudicina, Rocco Malato e figli, Giuseppe Barraco,
Vincenzo Ladragna, padron Antonio Russo, Giuseppe Marceca, Pietro Pizzardi, ed altri.
35 Ivi, reg. 1675, 1687-1688.
36 Ivi, reg. 1703, 1723-1724, cc. 19r, 135r, 143v, 154r, 209r.
37 Ivi, c. 237r, 21-7-1724.
38 Un Saverio Citarella proveniente da Vietri ‒ rileva Orazio Cancila ‒ si sarebbe stabilito
a Castelbuono verso la metà del Settecento: «Era figlio di patron Nicolò Citarella, originario
di Napoli, presente a Castelbuono nel 1714 come commerciante di panni («robbe di panneria,
e peluzzi, saye, sayette, cordelati, padoane ed altri panni ordinari»), fortemente indebitato con
i grossisti di Messina e Palermo»; O. Cancila, Pulcherrima civica Castriboni. Castelbuono 700
anni, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2020, pp. 250-251.
39 Asp, Sec, res, reg. 1709, 1745-1746.
40 Ivi, reg. 1722, 1765-1766.
41 Ivi, reg. 1727, 1770-1771.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Agosto 2021
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)