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                [sic], che si suppone aver negozio in Girgenti, e Canicattì; Ma né per lo primo,
                né per questi secondi si spiega nella denunzia, se tali negozj siano ammini-
                strati da’ congiunti, o dagli estranei.
                   2° Negozianti Positanesi, che sono stati sempre di residenza in Positano, o
                in altri luoghi del Regno di Napoli, e che lo sono attualmente; che non hanno
                negozio stabilito in Sicilia, ma che tengono de’ considerabili capitali cogl’inte-
                ressi annuali al 10 per 100 in mano di altri loro Nazionali, i quali hanno ne-
                gozio in questo Regno.
                   Sono principalmente questi creditori sborsanti i fratelli Don Raffaele, Don
                Francesco, e Don Camillo Rossi figli ed eredi del defunto Don Salvatore. Vi
                sono pure Don Luigi, Don Gaetano e Don Nicolò Cinque padre e figli. I debitori
                poi di somiglianti capitali sono di un numero significante, i nomi de’ quali
                credo inutile ripetere. Sono bensì nella maggior parte, e forse tutti Positanesi
                stabiliti col loro rispettivo negozio in varie parti di questo Regno.[…] Ma le
                stesse regole, che sopra ho rassegnate non possono militare per le persone
                contenute nella seconda classe, e perciò i capitali, ch’essi hanno in questo
                Regno, sono evidentemente compresi nel numero de’ beni di persone abitanti
                in paese nemico, e soggetti a confisca.

                   Il magistrato Artale proponeva, perciò, la confisca dei loro capitali, «es-
                sendo  essa  non  la  pena  della  fellonia,  ma  l’esercizio  di  quel  diritto  di
                guerra, che fa occupare da Vostra Maestà i beni delle persone, che abi-
                tano nel paese nemico, ed essendo perciò fondata non sulla prova della
                condotta personale, ma sulla sola circostanza del luogo di dimora» .
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                   Sta di fatto, comunque, che il ruolo dei positanesi rimase centrale
                anche dopo lʼeditto napoleonico di «Blocco continentale» del 21 no-
                vembre 1806, con il quale si proibiva alle navi britanniche di appro-
                dare nei porti europei controllati dai francesi. Gli effetti sul commer-
                cio mediterraneo e su quello internazionale si avvertirono in termini
                di riduzione del volume degli scambi e di rarefazione di alcune merci
                e  prodotti,  con  conseguente  crescita  esponenziale  del  contrab-
                bando . Di contro, Malta e la Sicilia diventarono i due principali em-
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                pori commerciali monopolizzati dagli inglesi . Se ci si avvale di unʼal-
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                tra fonte documentaria preziosa ‒ i Journals del mercante di Leeds,


                   76  Asp, Rsi, b. 4323, lettera del marchese Artale al re, Palermo, 29-8-1811.
                   77   P.  Calcagno,  Fraudum.  Contrabbandi  e  illeciti  doganali  nel  Mediterraneo  (Sec.
                XVIII), Carocci editore, Roma, 2019, pp. 147-197.
                   78  M. DʼAngelo, Mercanti inglesi in Sicilia 1806-1815. Rapporti commerciali tra Sicilia
                e  Gran  Bretagna  nel  periodo  del  Blocco  continentale,  A.  Giuffrè,  Milano,  1988.  Della
                stessa Autrice: Mercanti inglesi a Malta 1800-1825, FrancoAngeli, Milano, 1990; British
                Trade and Merchants in the Mid-Mediterranean: an Alternative Market during the Napo-
                leonic Wars, in C. Vassallo, M. DʼAngelo (eds.), Anglo-Saxons in the Mediterranean: Com-
                merce, Politics and Ideas (XVII-XX Centuries), Malta University Press, Malta, 2007, pp.
                97-114; ‘The Emporium of Trade of the Two Seas’. The Re-launching of the Port of Mes-
                sina, 1784-1815, in M. D’Angelo, G. Harlaftis, C. Vassallo (eds.), Making waves in the
                Mediterranean cit., pp. 651-667.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Agosto 2021
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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