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I mercanti della «nazione napolitana» a Palermo nel Settecento 403
«per assistere alle imballature de’ Positanesi, e Trapanesi» ; dʼal-
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tronde, tra i compensi del ʻsegretoʼ, del giudice della Corte doganale,
dell’avvocato fiscale, del procuratore del Fisco, del maestro notajo, del
maestro credenziere, del credenziere dei panni, del revisore e imballa-
tore era prevista la voce specifica per «scasciato» o anche «per rag-
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gione d’imballatura». Infine, come precisato nel codice doganale del
1802,
le Merci che si trasportano per imballatura non solo debbano bollarsi col bollo
della Dogana, ma anche con quello del Senato ove sono le due lettere Maju-
scole F.T. per denotare, che la merce va fuori Territorio. Ciò trascurandosi
cada in controvenzione la merce e li officiali che hanno omesso la Bollatura
sudetta soggiacciano alla pena di privazione d’officio, ed altre pene al Regio
Segreto benviste si eccettuano dal rigor di queste leggi i soli Trapanesi, e Po-
sitanesi, che vengono direttamente per scascio di panni e Zuccheri, e che so-
gliono vendere le merci nel Regno a ventura, ai quali è lecito asportarle in
qualche parte del Regno escluso Monregale, e non a determinata Città, che se
clandestinamente vendono la merce in Palermo senza pagare nuovo imposto
soggiacciono alla stessa pena 44 .
Tra il 1786 e il 1792 l’attività dei positanesi e dei vietresi, rilevata
nelle due dogane, raggiungerà la massima intensità, in corrispondenza
con lʼandamento crescente del tracciato di Fig. 1 sul valore delle loro
merci . Ma anche negli anni successivi, almeno fino al 1805, i primi
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rimarranno insuperati. Lʼanalisi di tutte le operazioni di «imballi e sca-
sci», compiute in due diversi anni (1797-1798 e 1804-1805), illustra
bene il perdurare del predominio dei positanesi nella ridistribuzione dei
panni nei vari mercati dellʼisola, tanto per conto proprio che come com-
missionati, a conferma del generale riconoscimento della capillarità
della loro rete. Nel 1797-1798, il 76,6% degli imballi di panni (82 su
107) veniva movimentato da loro e rimaneva consistente anche sette
anni dopo, seppur percentualmente inferiore: 63,2% (103 su 163) .
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Contemporaneamente, nei due anni indicati nella tabella II, i posi-
tanesi acquisiscono il primato anche nelle importazioni di panni ‒ poco
meno di un terzo del totale ‒ ma in forte competizione con un buon
42 Asp, Ma, serie II, ms. 40, c. 199r, databile 1800-1802, «Istruzioni e Pandette della
Dogana ecc.».
43 Immissione per transito, analoga a quella dellʼimballo dei panni ma riferita prin-
cipalmente agli zuccheri.
44 Asp, MA, s. II, ms. 41, «Codice doganale o sia le leggi riguardanti la Dogana di
Palermo ridotte in ordine con una diplomatico-Istorica prefazione delle vicende della
Dogana dai Normanni sino ai dì nostri. Per comandi di S.M. Dio guardi. Da Giovanni
Battista Scaglia Fiscale della Giunta d’Ispezione delle Dogane. In Palermo», databile
1800-1802, pp. 558-560.
45 Asp, Sec, res, regg. dal 1738 (1785-1786) al 1742 (1791-1792).
46 Ivi, reg. 1745, 1797-1798; reg. 1748, 1804-1805.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Agosto 2021
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)