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                Angelina.  Giovanni  de  Favrega  probabilmente  non  sarebbe  mai  più
                tornato a Nervi e non li avrebbe visti crescere, sebbene il suo destino
                rimanga sconosciuto .
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                   I testamenti sono fonti privilegiate per indagare l’ambito umano che
                li aveva prodotti e per lasciare trasparire un mondo formato da singole
                vicende. Senza voler offrire qui un quadro completo, ho inteso proporre
                alcune suggestioni nel rapporto tra gli emigrati liguri e la città d’ori-
                gine.  I  testamenti  vergati  fuori  patria  non  danno  tuttavia  testimo-
                nianza di coloro per cui la nostalgia si era fatta troppo forte, oppure le
                opportunità commerciali consolidate avevano permesso il ritorno a Ge-
                nova prima di morire, quasi ricalcando le strofe in una famosa canzone
                genovese riferita agli emigranti ottocenteschi. Così, nel tardo XIV se-
                colo il mercante-guerriero Pietro Recanelli, dopo un’avventurosa vita
                trascorsa quasi interamente in Oriente, tra crociate, commerci di ma-
                stice, incarichi coloniali a Chio e missioni diplomatiche nei paesi mu-
                sulmani, aveva deciso infine di tornare a Genova, dove era spirato .
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                Con lui molti altri, uno stuolo di mercanti e umili persone che avevano
                deciso al termine della propria esistenza di tornare a rivedere i luoghi
                in cui erano nati. Altrettanti erano morti fuori patria: il più famoso
                forse tra i genovesi, Cristoforo Colombo, fu soggetto al medesimo fato,
                quasi a voler rimarcare che il destino dei genovesi era quello di viag-
                giare e in molti casi di morire lontano.























                   77  M. Balard, L. Balletto, C. Schabel, Gênes et l’Outre-mer. Actes notariés de Fama-
                gouste cit., doc. 7, pp. 94-96. Famagosta, 17 dicembre 1373.
                   78  Si veda il contributo, che comprende anche l’edizione dell’elenco dei beni di Pietro
                Recanelli: S. Lombardo, La croce, il mastice e la figlia del Doge. Il mondo di Pietro Reca-
                nelli, mercante genovese, maonese di Chio e crociato del Trecento, «Nuova Rivista Storica»,
                CV (2021), pp. 613-642.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Agosto 2021
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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