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sono da sottolineare il fatto che la raccomandazione proviene da
Genova (dove si stanno allestendo le navi) e quel «per adesso» sulla non
venuta di Giacomo, che potrebbe confermare l’esistenza di un piano
architettato fin dal principio dal Pretendente, come sostenuto anche
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da Corp .
Ma torniamo alle due relazioni, quella delle Differenze e quella della
commissione di revisione. La prima appare tutta (e solo) preoccupata
di far fare alla Repubblica una bella figura, nonostante il poco tempo
a disposizione per i preparativi, e propone un cerimoniale al massimo
livello per il «re e regina d’Inghilterra»: un ambasciatore e una amba-
sciatrice con quattro camerate ciascuno «e con publica livrea», l’impe-
gno del Commissario del Bagno, l’invio di un colonnello, l’attivazione
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di tutte le capacità investigative del Magistrato dei Segretari . La rela-
zione di revisione 36 parla, invece, di «generosa attenzione verso questi
prencipi» e ritiene che sia necessario capire quali sono le loro aspetta-
tive, per non rischiare di suscitare il disgusto invece del gradimento:
«mentre l’essere l’istesso re escluso dal soglio, e insidiato da suoi avver-
sari l’obligano a prendere misure diverse a quelle degli altri prencipi,
ed a caminare con circonspezioni e riguardi particolari, che potrebbero
forse da noi in qualche parte venire alterate con suo dispiacere»; oltre-
tutto essi «professano un incognito perfetto, o per qualche loro parti-
colare convenienza, o per motivo di maggior libertà». Le cortesie –
proseguono i sei cittadini – non sempre «obligano» chi le riceve, ma solo
«quando sono fatte propriamente e con i dovuti riflessi di prudenza.
Per questi non meno giusti che necessari riflessi, non crediamo per ora
propria la missione di ambasciatore e ambasciatrice, che è l’atto della
più publica dimostrazione che possa farsi da un prencipe». Ci si può
limitare ad eleggere un gentiluomo «senza alcun carattere» e sentire dai
principi «in quale forma desiderino restar serviti». D’accordo invece con
il primo documento sulla opportunità di «un copioso regalo di comme-
stibili» per un valore di 300 scudi; bene anche gli altri suggerimenti,
come l’attivazione del Magistrato che indaghi su tutti i forestieri ai
Bagni, vietando ai proprietari di ville di affittarle senza preventivo
vizio del re e regina d’Inghilterra, che si dice siano per portarsi a questi Bagni» (Anziani
406, Deliberazioni segrete 1634-1733, 21 Luglio 1722, p. 399). Nessun Rock compare
nella minuziosa ricostruzione che Corp fa dell’entourage degli Stuart, potrebbe trattarsi,
dunque, di un nome di copertura.
34 Corp, The Stuarts in Italy cit., pp. 22-23.
35 Differenze 107, seduta del 20 luglio 1722, pp. 308-319.
36 Differenze 107, 21 luglio 1722, pp. 324-332. La relazione prevede anche che il com-
missario debba fare in modo che la località termale «sia abbondante quanto sarà possi-
bile di viveri con vendersi a prezzi ragionevoli, sentendosi che ivi se ne scarseggi
presentemente».
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Aprile 2018 n.42
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)