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Sabbatini (saggi)_6 25/04/18 11:48 Pagina 103
Una Repubblica tra due re. La visita a Lucca del pretendente Stuart nelle settimane dell’Atterbury Plot 103
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molta affabilità e compitezza» , ma poi chiese a Bianchini se l’agente
lucchese non avesse dimenticato di consegnare il messaggio in carta,
senza tuttavia farne rimostranza. E, in effetti, qualche giorno dopo
Fatinelli può scrivere: Bianchini «mi ha detto, senza che io l’abbia ricer-
cato, che sua maestà Brittanica si è dichiarata sodisfattissima del con-
saputo uffizio della Republica, inerendo particolarmente alla riflessione
d’esserle stato presentato, benché in voce, da chi fa la figura di suo
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ministro in questa corte» .
Questo minuetto diplomatico è solo il prologo della vicenda sulla
quale vogliamo concentrare l’attenzione, e tuttavia averci indugiato
risulterà utile proprio per cogliere, assieme alla continuità dell’atteggia-
mento di fondo della Repubblica, qualche differenza di percezione e di
linguaggio. È interessante, ad esempio, notare che l’unico a usare il ter-
mine “pretendente” per individuare Giacomo Stuart, che invece viene
sempre chiamato “re Giacomo”, è proprio l’abate Fatinelli, che pure
opera come agente presso quella corte papale che era la sola a ricono-
scerne la legittimità (anche se Spagna e Francia lo sostenevano). «Non
si può riconoscere per re il pretendente senza dichiararsi nemico del
possidente»: con questa considerazione il ministro aveva toccato il mas-
simo della lucidità politica anche rispetto ai complessi ragionamenti che
avevano impegnato l’Offizio sopra le differenze e il Consiglio generale.
L’arrivo a Bagni di Lucca di Clementina Sobieska e il ruolo di
Eufrosina Sardi
A mettere in «imbarazzo e soggezione» la Repubblica, nel luglio 1722,
è una lettera ricevuta dal priore del convento domenicano di s.
Romano, che il religioso – evidentemente – è corso a mostrare agli
Anziani, i quali subito ne investono l’Offizio 24 e fanno chiedere con-
ferma della notizia al Fatinelli, incaricato anche di indagare la data, le
modalità del viaggio e l’eventuale presenza del consorte: «Dal padre
generale de Domenicani è stato scritto a questo priore della sua reli-
gione che in breve deva portarsi qua la regina d’Inghilterra commorante
in Roma per passare a prendere l’acque di questi bagni, accennando
22 Nel proseguo del colloquio, il re «passò poi a discorrere della funzione lugubre
seguita la sera innanzi, del trasporto da Montecavallo [Quirinale] a S. Pietro del cadavere
del papa, non potendo a bastanza biasimare l’indecenza e la meschinità (che discese
veramente sin all’infimo grado) dell’accompagnamento» (Differenze 458, n. 13, Roma 21
marzo 1721). Clemente XI (Albani) era morto infatti il 19 marzo.
23 Differenze 458, n. 18, Lettera di Fatinelli a Nicolini, Roma 5 aprile 1721.
24 Differenze 107, seduta del 19 luglio 1722, p. 306.
n.42 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Aprile 2018
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)