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Sabbatini (saggi)_6 25/04/18 11:48 Pagina 105
Una Repubblica tra due re. La visita a Lucca del pretendente Stuart nelle settimane dell’Atterbury Plot 105
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di una deputazione di sei cittadini . Si tratta della prassi consueta,
della modalità di esplicazione del dibattito politico e della formazione
della decisione: quando un documento non incontra il consenso della
maggioranza, il Senato ne ordina il ripensamento eleggendo una com-
missione ad hoc (e talvolta la procedura si ripete anche diverse volte).
I verbali delle sedute non ci fanno cogliere le linee del dibattito, ma
semplicemente segnalano il dissenso politico con espressioni quali «dif-
ficoltandosi i partiti…» o riportando richieste di chiarimento assai
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spesso allusive o pretestuose . È quanto avviene nel consiglio del 22
luglio, dopo la lettura della relazione di revisione: «Non venendovi presa
resoluzione. Fu desiderato sapersi qual commissione habbia havuto lo
spettabile Lorenzo Diodati dall’Offizio sopra le differenze in occasione
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di portarsi a’ Bagni» .
Nel consiglio del 21, infatti, era stata letta una memoria rilasciata
alle Differenze dal cittadino Lorenzo Diodati, che al momento non rive-
ste alcun incarico pubblico, «sopra discorsi tenuti seco da un capitano
inglese». Di che si tratta? Ho fatto amicizia – ha deposto Diodati – con
un cavaliere irlandese, «da qualche tempo» ai Bagni, che mi ha racco-
mandato da Genova mio cognato, il marchese Santa Croce: questa sera
mi è venuto a trovare sulle mura per chiedermi di procurargli la licenza
di introdurre nello Stato vini forestieri «per alcuni suoi amici e padroni,
che devono venire al Bagno mercole o giovedì prossimo». Ho chiesto
conferma – prosegue – di «una voce che sentivo essersi sparsa ai Bagni
che potesse colà portarsi in breve la regina d’Inghilterra e se questo
vino dovesse servire per la medesima». Ha ammesso. Alla domanda se
venisse anche il re, «mi ha resposto (sempre supponendo, e non speci-
ficatamente) che per adesso non sarebbe venuto», ma ha chiesto la mia
«maggior segretezza. Io – continua la relazione di Diodati – «l’ho assi-
curato di ciò fare; ma reflettendo in me medesimo all’obligo naturale
che mi corre verso il proprio prencipe […] ho creduto che questo sia
superiore all’impegno della parola», contando sulla segretezza dell’Of-
fizio per non perdere l’amicizia . Alla luce degli avvenimenti successivi,
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30 Marc’Antonio Sesti, Nicolao Gigli, Cesare Benassai, Pier Francesco Boccella, Ales-
sandro Guinigi, Ippolito Burlamacchi (Consiglio 408, 21 luglio 1722, p. 171).
31 Su questa modalità dello scontro politico all’interno dell’aristocrazia, che non
giunge mai alla superficie, rinvio alle considerazioni e agli esempi in R. Sabbatini, Lucca,
la Repubblica prudente, in Repubblicanesimo e repubbliche nell’Europa di antico regime,
a cura di E. Fasano Guarini, R. Sabbatini, M. Natalizi, Franco Angeli, Milano, 2007, pp.
253-286.
32 Consiglio 408, 22 luglio 1722, p. 172.
33 Differenze 107, seduta del 20 luglio 1722, pp. 319-322. La licenza di importazione
viene rilasciata il giorno seguente: «Hanno concesso licenza a milord Rock di fare intro-
durre nella città e Stato tutta quella quantità di vino forestiero che gl’occorrerà per ser-
n.42 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Aprile 2018
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)