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Sabbatini (saggi)_6 25/04/18 11:48 Pagina 113
Una Repubblica tra due re. La visita a Lucca del pretendente Stuart nelle settimane dell’Atterbury Plot 113
che per quello riguarda gli atti di mera officiosità e convenienza non vi
cadono riflessi di gelosia o di ragione di stato, praticandosi questa
ancora ben spesso tra l’istessi potentati nemici, e quando sono con
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l’armi alla mano» . Si torna quindi alle posizioni espresse nel primo
memoriale delle Differenze, e stavolta – forse per l’esplicitazione della
valenza religiosa, che deve aver ridotto le fila dei “prudenti” – questa
parte del documento trova l’approvazione del Consiglio.
Giacomo Stuart giunge a Lucca lo stesso 7 agosto nel quale si conclude
il dibattito in Senato che abbiamo ricostruito. Anche lui, come aveva fatto
la consorte, vuole godere delle libertà dell’essere incognito e quindi accetta
solo i trattamenti tributatigli da Raffaello Mansi e dalle sue camerate a
titolo privato; ma non manca di far ringraziare i governanti per bocca di
Hay e progetta – ipotesi astrattamente gradita ma fortemente imbaraz-
zante, come si è accennato – di incontrare lui stesso il Gonfaloniere.
Con l’arrivo del Pretendente, Bagni di Lucca si trova al centro della
curiosità internazionale. Si è già detto delle «fervorose ed efficaci pre-
mure» 62 per avere notizie dell’inviato cesareo Antonio de Ilderis a
Firenze. Il non lineare personaggio passerà poi da Lucca a fine ottobre
rivelando che erano state «motivo di osservatione le finezze qua prati-
catesi con le pretese maestà Britanniche, in congiuntura che sua mae-
stà cesarea usava tutto il maggior studio per coltivarsi la
corrispondenza con il re Giorgio». Alle possibili, e plausibili reazioni
negative del sovrano inglese, Ilderis prospettava dunque – non sap-
piamo, alla luce del comportamento tenuto durante il successivo breve
soggiorno lucchese, quanto di sua personale iniziativa – un severo giu-
dizio da parte dell’imperatore. Da Vienna, l’inviato Giovanni Carlo
Vanni avverte che l’inviato inglese ha chiesto informazioni a quello dei
Savoia, noto per i suoi buoni rapporti con Lucca, sulle accoglienze allo
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Stuart . Speriamo 64 – si dà istruzione di dire a Vanni alla corte di
Vienna e al ministro inglese – che venga a Lucca anche l’inviato del re
Giorgio a Torino, Molesworth, in modo che sia testimone del corretto
«contegno della Republica» verso il Pretendente e che verifichi anche
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nei propri confronti gli analoghi «atti di stima e di cortesia» . Da
61 Ibidem.
62 Differenze 107, 17 agosto 1722, pp. 424-429.
63 Differenze 107, 24 agosto 1722, pp. 431-439.
64 Si tratta di una bugia diplomatica, visto come i governanti avevano reagito alle voci
diffusesi in luglio di un imminente (temuto) arrivo in città del ministro inglese (Differenze
107, 21 luglio 1722, pp. 324-332).
65 Anziani 614, n. 26, Relazione di Giovan Battista Domenico Sardini, trattenitore del-
l’inviato Ilderis in città, 31 ottobre 1722. Sardini lo tratteggia come interessato ad accre-
ditare, millantando, una propria immagine di protettore di Lucca in vista del regalo dei
damaschi che gli aveva promesso l’ambasciatore Orsucci e che richiede con insistenza
n.42 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Aprile 2018
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)