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118 Renzo Sabbatini
Il Pretendente e l’incerto equilibrio europeo nelle informative
segrete del “trattenitore”
Se con assiduità Giovan Battista Spada informa i sei deputati delle
Differenze di ogni pur minuto episodio avvenuto ai Bagni, molto più inte-
ressanti si rivelano per l’inquadramento nel delicato contesto interna-
zionale i «foglietti» con informazioni segrete che invia ai tre Segretari.
Quando, a fine luglio, prima ancora che giunga la notizia della venuta
di Giacomo, un cavaliere della corte si reca da lui per ringraziarlo delle
gentilezze rivolte alla regina e gli dice «che se mai Dio lo portasse al trono
d’Inghilterra la Republica nostra sarebbe distinta da molti altri principi,
essendo informata sua maestà del zelo grande», Spada ne approfitta per
strappargli informazioni importanti, dimostrando notevoli doti psicolo-
giche e diplomatiche ma anche padronanza del quadro politico europeo.
[Dopo il primo scambio di convenevoli] è passato avanti […] a dirmi che in
Inghilterra vi erano de’ torbidi atti a far cambiare le cose subito che si fosse
data qualche apertura, e che si sperava non avesse da andare molto in longo,
a segno tale che mi sono confermato nell’oppinione che l’armata di mare spa-
gniola sia stata destinata non per portare truppe in Longone, ma che si tenga
sul mare col pretesto d’aspettare la buona congiuntura ed allora indrizzar la
prora su la costa d’Irlanda e fare sbarco di truppe, armi e munizioni a fine di
sostenere con milizie regolate i partitanti di sua maestà, in comprobazione di
che ho anche inteso dire esser facile che la maestà del re da Roma si porti a [...]
Madrid, mostrandosi il re di Spagna parzialissimo della maestà sua. E se ciò
segue, del re d’Inghilterra a Madrid, si potrebbe verificare di tutto questo piano.
Si dolgono dell’imperatore, ma più del duca reggente, il quale facendo apparire
di fare, dubitano che sotto mano attraversi li loro disegni, e pretendono che la
caduta del cardinale Alberoni sia stato un grand’ostacolo alla fortuna del re
d’Inghilterra, poiché l’Eminenza Sua voleva ad ogni costo tentare questa gran-
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d’impresa, e promuovevala alla corte di Spagna con tutto il credito .
L’ingenuità che in più risvolti di questa vicenda la Repubblica ostenta
andrà quindi letta come abile mossa diplomatica e non certo come auten-
tica mancanza di consapevolezza dell’evoluzione degli equilibri europei.
Come abbiamo già accennato, la dialettica interna all’aristocrazia
lucchese (di cui i documenti non ci consegnano che echi sfumati e non
sempre decifrabili) coglie ogni pretesto per «mettere delle confusioni».
È il caso della diffusione in città di voci su «disordini» e «occasioni di
querele» che sarebbero sorte ai Bagni. Alle richiesta di chiarimento del
Magistrato rispondono negli stessi termini il commissario Sesti e lo
81 Segretari 108, Capitolo secreto per l’Illustrissimo Magistrato, pp. 1751-1754.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Aprile 2018 n.42
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)