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Sabbatini (saggi)_6  25/04/18  11:48  Pagina 116






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                 cavare dei denti» e si avvicina troppo al vecchio, potente duca, venendone
                 respinto e allontanato dalla sala. Il padre, che si presenta con umiltà a
                 chiedere scusa anche a nome del figlio, viene maltrattato dal duca: «lo
                 minacciò di bastonate e gl’intimò lo sfratto dentro oggi dal Bagno», rife-
                 risce ai governanti lo Spada, che protegge lo spaventato cavadenti ospi-
                 tandolo in casa sua. E al duca fa partecipare di essere rimasto «molto
                 sorpreso che egli nello stato del Republica credesse d’avere tal autorità
                 di far bastonare la gente; e molto più di dare lo sfratto, che ciò era solo
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                 reservato al prencipe che governa questo Stato» .
                    Per la verità, l’Offizio sopra le differenze minimizza la portata politica
                 dell’atteggiamento del Doria, anche se ribadisce il diritto del cavadenti
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                 a restare ai Bagni . Ma è proprio il duca a protestare con il commis-
                 sario dei Bagni, fornendo una versione dei fatti edulcorata 74  e ritenen-
                 dosi offeso soprattutto dal fatto che lo Spada «troppo avesse creduto
                 ad un ciarlatano et ad un briccone, senza prima assicurarsi del fatto
                 col parlarne con esso duca» e dicendosi sicuro che Spada non avrebbe
                 avuto l’approvazione della Repubblica. Insomma un «dissapore» tra il
                 Grande di Spagna e il trattenitore ufficiale della regina che occorre –
                 così si esprime il Magistrato dei Segretari – risolvere al più presto,
                 magari con la mediazione di John Hay a nome dello Stuart o, meglio
                                                                       75
                 ancora, con l’intervento in prima persona del re Giacomo . E sarà pro-
                 prio il Pretendente a convocare i due antagonisti e a imporre l’«acco-
                 modamento»: Spada dovrà solo dire che «nel fare il nostro dovere non
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                 avevamo preteso d’offendere il signor duca» , ma anche specificare che
                 «non si mosse sull’aserzione del cavadente, ma di altra persona nobile,
                 degna di fede e maggiore d’ogni eccezione» .
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                    Non si può, infine, passare sotto silenzio la cerimonia del tocco delle
                 scrofole  che  una  lettera  del  cancelliere  delle  Differenze  descrive
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                 all’agente lucchese presso la corte papale . Il testo, già pubblicato da


                    72  Differenze 381, Lettera di Spada, 3 settembre 1722.
                    73  A noi pare «con le dichiarazioni fatte dal signor duca di Tursis che non possa
                 temersi cosa alcuna contro il pubblico decoro; crediamo che il cavadente e figlio devano
                 passeggiare come prima per il Bagno con libertà» (Differenze 107, 4 settembre 1722, pp.
                 486-487).
                    74  «Disse esso signor duca che non aveva altrimenti comminato lo sfratto dal Bagno
                 a detto cavadenti, ma che solo le disse che se li levasse d’avanti» (Segretari 108, Lettera
                 del commissario Sesti, non datata, ma del 4 settembre 1722).
                    75  Segretari 21, 5 settembre 1722, cc. non num.
                    76  Segretari 108, Lettera di Spada e Mansi, 7 settembre 1722.
                    77  Segretari 108, Lettera allo Spada, 5 settembre 1722.
                    78  «Giovedì [20 agosto] la maestà del re fece in detto luogo del Bagno le funzioni di
                 toccare le persone che patono del male delle scrofole qual funzione, se bene così disse il
                 re [si tratta di un rigo corroso dall’inchiostro] al signor Gio Battista Spada non era solito
                 fare ne’ paesi esteri, nondimeno haveva destinato farla tutti i giovedì per l’amore et affetto
                 che porta al Paese. In detta funzione sua maestà si genuflette sopra coscino, e tutti gl’altri


                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Aprile 2018       n.42
                 ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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