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Cancila Rossella (Galasso)_2 25/04/18 11:47 Pagina 17
IL MEDITERRANEO DI GIUSEPPE GALASSO
DOI 10.19229/1828-230X/4222018
SOMMARIO: La visione del Mediterraneo di Giuseppe Galasso, uno dei maggiori storici italiani
contemporanei, recentemente scomparso, che ha dedicato all’argomento diverse pagine su
questa rivista, attraversandolo diacronicamente dall’antichità sino ai nostri giorni.
PAROLE CHIAVE: Giuseppe Galasso, Storiografia italiana, Storia del Mediterraneo.
GIUSEPPE GALASSO’S MEDITERRANEAN VISION
ABSTRACT: The Mediterranean vision of one of the most important contemporary italian historians,
recently deceased, who dedicated several pages on the subject in this journal, with a diachronic
approach from antiquity to the present day.
KEYWORDS: Giuseppe Galasso, Italian historiography, Mediterranean history.
Al Mediterraneo Giuseppe Galasso ha dedicato diverse pagine su
questa rivista, attraversandolo diacronicamente dall’antichità sino ai
nostri giorni. Occuparsene era per lui come rendere omaggio a Fernand
Braudel, «ossia uno dei migliori conoscitori della storia mediterranea
moderna»: con lui spesso si confrontava, riprendendone e puntualiz-
zandone le ricostruzioni – si veda ad esempio la lettura braudeliana del
Mezzogiono mediterraneo, sia nella sua componente siciliana, sia in
quella napoletana –, che poi proiettava però in contesti del tutto nuovi,
agganciandoli alla contemporaneità, da cui mai prescindeva. Ricono-
sceva alla Mediterranée l’ampiezza della ricostruzione e la profondità
dell’interpretazione, pur ammettendo che dopo questo libro, ma anche
a partire da esso, l’orizzonte problematico si era arricchito di nuove
acquisizioni e innovazioni critiche, «spesso di grande portata e signifi-
cato», che comunque non erano altro che la prova del suo valore sto-
riografico. Tra tutti citava, in particolare, il volume The Corrupting Sea:
A Study of Mediterranean History di Peregrine Horden e Nicholas Pur-
cell, edito nel 2000.
Che idea di Mediterraneo aveva Galasso?
Difficile darne una definizione, delinearne i confini: il Mediterraneo
è indubbiamente un mare, ma piuttosto speciale, attorno alle cui rive
gli uomini vivono come ranocchi intorno a uno stagno, scriveva, ripren-
dendo il Fedone, «un mare di famiglia, insomma». Ciò che lo rende a
suo modo unico e irripetibile, se persino nel Nuovo Mondo non se ne
era scoperto uno analogo, come scriveva José de Acosta nella sua
Historia natural y moral de las Indias. Perché il Mediterraneo non è
solamente una entità geografica, ma è uno spazio storico, una pluri-
millenaria trama di rapporti incrociati e interdipendenti di incontro e
n.42 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Aprile 2018
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)