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Cesare Ballanti. Una carriera di polizia... (1846 – 1910) 317
Eppure, Ballanti non è il primo parvenu del Ministero. È certo al suo
primo incarico da questore, eccezion fatta per alcune settimane di ser-
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vizio a Livorno nel 1901 , ma ha avuto fino a quel momento una brillante
carriera. Il suo cammino fino a Napoli si è intrecciato più volte con altri
funzionari di una certa rilevanza, quali Giuseppe Alongi, ben noto autore
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di saggi sulla mafia e la camorra , Ermanno Sangiorgi e altri , ma, a dif-
ferenza di quei poliziotti, egli non ha quasi mai scritto, è sempre stato
uomo d’azione, impegnato ora contro il brigantaggio, ora in delicati inca-
richi politici, ora a rintracciare il bandito Varsalona, ora a controllare,
per conto di Giolitti, l’operato dei prefetti italiani in occasione di scioperi
e manifestazioni. La sua carriera e le sue vicende, che si ripercorreranno
lungo i contorni di un primo profilo biografico, sono, per così dire, un
prisma attraverso cui guardare all’evoluzione della Pubblica Sicurezza
italiana tra XIX e XX secolo, dai difficili anni ’70 della Sicilia post-unita-
ria agli sconvolgimenti della Napoli investita dal processo Cuocolo.
1. 1846-1874
Ultimo di quattro fratelli, Cesare Ballanti nasce a Roma, il 21 gen-
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naio 1846 . Il padre, Ascanio, si è trasferito nella capitale dello Stato
Pontificio nei primi anni ’20, per proseguire gli studi di medicina e chi-
rurgia intrapresi nella non lontana Monterosso nelle Marche, oggi fra-
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zione di Sassoferrato . È una carriera universitaria che inizia con
Press, Napoli, 2003, pp. 101-170; G. Garofalo, La seconda guerra napoletana, Società
editrice napoletana, Napoli, 1984; R. Salomone, Il processo Cuocolo, Corbaccio, Milano,
1938; G. Di Fiore, La camorra e le sue storie. La criminalità organizzata a Napoli dalle ori-
gini alle ultime «guerre», Utet, Torino, 2005, pp. 101-127.
3 Cfr. “Prefetto di Livorno a ministero dell’Interno”, telegramma del 01/07/1901, in
Fasc.Ballanti.
4 Cfr., almeno, G. Alongi, La mafia nei suoi fattori e nelle sue manifestazioni, F.lli
Bocca, Torino, 1886; G. Alongi, La camorra, F.lli Bocca, Torino, 1890. Sulla sua figura,
cfr. S. Lupo, Storia della mafia dalle origini ai giorni nostri, Donzelli editore, Roma, 1993,
ad indicem.
5 Su Sangiorgi, cfr. S. Lupo, Storia della mafia. Dalle origini ai giorni nostri, Donzelli,
Roma, 1997, ad indicem; J. Dickie, Ritratto di questore con mafia, in S. Lupo, Il tenebroso
sodalizio. Il primo rapporto di polizia sulla mafia siciliana, XL, Roma, 2011; Santino pub-
blica le relazioni integrali di Sangiorgi sulla criminalità palermitana, cfr. U. Santino, La
mafia dimenticata. La criminalità organizzata in Sicilia dall’Unità d’Italia ai primi del Nove-
cento. Le inchieste, i processi. Un documento storico, Melampo, Milano, 2017, pp. 429
sgg; Diemoz si concentra in particolare sulle inchieste contro gli anarchici da parte di
Sangiorgi, cfr. E. Diemoz, A morte il tiranno: anarchia e violenza da Crispi a Mussolini,
Einaudi, Torino, 2011, pp. 113-116.
6 Cfr. “Matricola del personale di P.S. – n. 1930”, in Fasc.Ballanti.
7 “Francesco Bucci al cardinale Zuola, Prefetto de’ studi, per Ascanio Ballanti”,
istanza del 15/07/1831, in Asrm, Congr. Degli Studi, b. 442, fasc. 1989.
n.43 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Agosto 2018
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)