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330 Andrea Azzarelli
e delle Opere Pie e, pubblicata nell’autunno del 1901, è stata lo spunto
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per importanti discussioni parlamentari sulla ‘questione meridionale’ .
Passo ulteriore di quei dibattiti è stato, proprio nel 1904, il progetto di
legge per il risorgimento economico della città, frutto della collabora-
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zione di Nitti e Giolitti .
La Napoli di inizio secolo è dunque una città in fermento, all’alba di
un rilancio industriale, crocevia di interessi economico-politici tra i più
disparati e teatro da diversi anni di una campagna di denuncia delle
collusioni tra politica e affarismo, una polemica che dalla fine dell’Ot-
tocento ha investito la Campania e l’intero Meridione e che ha visto il
curioso convergere, seppur momentaneo, della Destra rudiniana e
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dell’Estrema Sinistra .
Le prime mosse di Ballanti nel complicato mondo della criminalità
partenopea seguono lo schema classico delle operazioni di polizia del
periodo, vale a dire il tentativo di ricostruire più o meno estese asso-
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ciazioni a delinquere . Nel frattempo, egli si impegna nella prepara-
zione delle campagne elettorali, sfruttando in favore dei candidati
ministeriali le estese relazioni della Questura. La sua solerzia ha una
certa efficacia, tanto da attirargli le ire degli esponenti delle aree poli-
tiche di opposizione, pronti a brandire l’arma dell’accusa di collusione
con la camorra pur di screditare il questore e, con lui, il governo Gio-
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litti . Sono accuse per certi aspetti comprensibili, qualora si consideri
65 Cfr. F. Barbagallo, Storia della Camorra, Laterza, Bari, 2010, pp. 73-78; M. Marmo,
L’economia napoletana alla svolta dell’Inchiesta Saredo e la legge dell’8 luglio 1904 per
l’incremento industriale di Napoli, «Rivista Storica Italiana», 81, 4, pp. 954-1029; G.
Machetti, La lobby di piazza Municipio: gli impiegati comunali nella Napoli di fine Otto-
cento, «Meridiana», 2000, n.38-39, pp. 223-267.
66 Cfr. F. Barbagallo, Storia della Camorra cit., p. 79.
67 Sulla Napoli a cavallo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, cfr. F. Bar-
bagallo, Napoli, Belle Époque, Laterza, Bari, 2015. Sulla convergenza di Destra rudiniana
ed Estrema Sinistra, cfr. F. Barbagallo, Storia della Camorra cit., p. 76.
68 Cfr., Il processo della Pubblica Sicurezza. Gli attriti fra P.S. e carabinieri. L’interes-
sante deposizione di un delegato sulle faccende dei confidenti e malfattori, «La Stampa»,
20 dicembre 1908, «[Il delegato Catalano] ricorda che, per iniziativa del questore Ballanti,
non potendo raggiungere i malviventi per singoli reati, si pensò di raggiungerli nelle
maglie di un’associazione a delinquere, e ne derivò quello che fu detto il processo dei
“Centouno”». Un esempio classico è l’estesa associazione a delinquere descritta da
Ermanno Sangiorgi nella sua famosa inchiesta, cfr. supra, nota 5.
69 In particolare, sebbene a posteriori, sarà Marvasi ad accusare di collusione con la
camorra sia il prefetto di Napoli che Ballanti, cfr. R. Marvasi, Così parlò Fabroni, Biblio-
teca di Scintilla, Roma, 1914, pp. 12-13. Sull’uso politico di termini come mafia e
camorra, cfr. F. Benigno, M.N. Borghetti (traduttrice dall’italiano), L’imaginaire de la
secte: Littérature et politique aux origines de la camorra (seconde moitié du XIXe siècle),
«Annales HSS», 2013, 3, pp. 755-789; del medesimo autore si veda il più recente contri-
buto sulle origini della mafia e della camorra, cfr. F. Benigno, La mala setta: alle origini
di mafia e camorra, 1859-1878, Einaudi, Torino, 2015.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Agosto 2018 n.43
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)