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           in cui reati di eccezionale gravità o l’ordine pubblico e la pubblica inco-
           lumità» richiedano «la direzione e l’intervento di un funzionario supe-
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           riore» . La riforma è un chiaro tentativo di centralizzazione, che si
           inserisce nel contesto delle politiche adottate dal direttore generale
           della P.S. Francesco Leonardi, il quale, negli anni in cui sarà in carica,
           dal 1898 al 1911, più che pensare a grandi stravolgimenti, si concen-
           trerà sull’organizzazione precisa del servizio e sull’introduzione «di tutti
           i mezzi resi disponibili dai progressi della polizia scientifica e dall’an-
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           tropologia criminale» .
              Ebbene, gli ispettori generali di Pubblica Sicurezza divengono in
           breve tempo un duttile strumento nelle mani del ministro dell’Interno
           Giolitti. Egli può infatti disporre di uomini alle sue dirette dipendenze,
           in grado di intervenire sul territorio nazionale in sua rappresentanza
           senza i limiti geografici tipici delle questure, su richiesta dei vari pre-
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           fetti o per controllarne l’operato .
              Una delle prime missioni di Ballanti sarà proprio il controllo delle
           azioni di un prefetto, a Firenze, nel 1902. Mentre il collega Buonerba
           si reca nel Polesine, per condurre delle trattative nel contesto di una
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           serie di scioperi bracciantili , Cesare raggiunge il capoluogo toscano,



              57  Regolamento per i funzionari ed impiegati di P.S. approvato il 12 dicembre 1902,
           «Manuale del funzionario di sicurezza pubblica e polizia giudiziaria», 1902, p. 11.
              58  G. Tosatti, Storia del Ministero dell’Interno: dall’Unità alla regionalizzazione, il
           Mulino, Bologna, 2009, p. 111. La riforma si inserisce nel contesto di una serie di poli-
           tiche di centralizzazione che investono tutte le polizie europee negli ultimi decenni del
           XIX secolo e nei primi del XX. Per quanto concerne l’esempio francese, cfr. J.M. Berlière,
           La professionnalisation de la police en France: un phénomène nouveau au début du XXème
           siècle, «Déviance et société», 1987, 1, p. 70. Per un’analisi delle riforme della polizia fran-
           cese di quel periodo, cfr. L. Vergallo, Muffa della città. Criminalità e polizia a Marsiglia e
           Milano (1900-1967), Milieu Edizioni, Milano, 2016, pp. 43-45; J.M. Berlière, Naissance
           de la police moderne, Perren, Paris, 2011; J.M. Berlière, R. Lévy (a cura di) Histoire des
           polices en France de l’ancien régime à nos jours, Nouveau Monde Editions, Paris, 2011;
           D. Kalifa, P. Karila-Cohen (a cura di), Le commissaire de police au XIXe siècle, Publica-
           tions de la Sorbonne, Paris, 2008. Sulla polizia scientifica, cfr. M. Gybson, Nati per il cri-
           mine. Cesare Lombroso e le origini della criminologia biologica, Bruno Mondadori, Milano,
           2004; N. Labanca, M. Di Giorgio (a cura di), Salvatore Ottolenghi. Una cultura professio-
           nale per la polizia dell’Italia liberale e fascista. Antologia degli scritti, Unicopli, Milano,
           2018; I. About, La police scientifique en quête de modèles: institutions et controverses en
           France et en Italie (1900-1930), in J.-C. Farcy, D. Kalifa, J.-N. Luc (a cura di), L’enquête
           judiciaire en Europe au XIXe siècle. Acteurs, imaginaires, pratiques, Creaphis, Paris, 2007,
           pp. 257-269.
              59  La riforma avrà successo, tanto che il numero degli ispettori generali di Pubblica
           Sicurezza passerà dai 2 del 1901 ai 12 del 1914. Deduco il dato dalla lettura del Calen-
           dario Generale del Regno d’Italia di quegli anni.
              60  Sugli scioperi del Polesine si veda il giudizio di Fabio Bertini, che sottolinea come
           l’agitazione, portata avanti ad oltranza, causò l’uscita di ben 20.000 lavoratori dalla Fede-
           razione locale della terra, cfr. F. Bertini, Le parti e le controparti. Le organizzazioni del
           lavoro dal Risorgimento alla Liberazione, Franco Angeli, Milano, 2004, p. 129.



           Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Agosto 2018       n.43
           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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