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Cesare Ballanti. Una carriera di polizia... (1846 – 1910)        333



                Si apre così una delle ultime lettere conservate nel fascicolo perso-
             nale del questore Ballanti. La sua carriera racconta molti aspetti della
             Pubblica Sicurezza del tempo. Tutte le esperienze acquisite sul campo
             dal funzionario – il suo impegno nell’Agrigentino, il suo rapporto con
             Codronchi e le varie missioni svolte nei diversi punti della Sicilia – sono
             state un bagaglio prezioso per lo Stato italiano, tanto che il ministero
             dell’Interno, venuto il momento di scegliere i primi uomini della Polizia
             chiamati a ricoprire incarichi di alta direzione nei ranghi della buro-
             crazia centrale, ha guardato a lui e al suo collega Buonerba, entrambi
             in servizio per lungo tempo nella Sicilia di secondo Ottocento. Ecco
             forse  un  primo  suggerimento  per  lo  studio  della  Polizia  italiana  a
             cavallo tra XIX e XX secolo: l’importanza delle vicende siciliane nella
             formazione e nel progressivo consolidamento di una Polizia civile dello
             Stato postunitario. Ma la carriera di Ballanti è lo spunto anche per
             altre riflessioni, un invito, per così dire, a riandare alle vicende del pro-
             cesso Cuocolo e a interrogarsi sulle influenze culturali e politiche che
             ebbero quelle vicende, frutto delle forzature di un ambizioso capitano
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             dei Carabinieri , come racconta chi ha studiato con precisione quel
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             processo , e di una campagna di stampa e parlamentare dove il teo-
             rema della collusione tra camorra e Polizia diviene, oltre che doverosa
             denuncia, strumento per accumulare risorse politiche e impadronirsi
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             della spazio pubblico locale e nazionale . Lo scontro tra Questura e
             Carabinieri, infatti, finisce per dare una «specifica coloritura politica»
             al processo e per dividere l’opinione pubblica in due schieramenti,
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             quello degli innocentisti e quello dei colpevolisti . Tra i quotidiani
             socialisti è in particolare l’Avanti!, ma non solo, a farsi portavoce di




                82  Lo scontro tra il capitano Fabbroni e la Questura di Napoli propone anche il clas-
             sico tema del confronto tra diverse polizie. Per una riflessione sulla questione nel conte-
             sto dell’Italia liberale, cfr. N. Labanca, Un giornale per la gestione e per la riforma della
             polizia, in N. Labanca, M. Di Giorgio, Una cultura professionale per la polizia dell’Italia
             liberale cit., pp. 40-41; per un approccio diverso, che, pur nel contesto francese, sotto-
             linea il progressivo convergere di polizia militare e polizia civile di stato, cfr. L. Lopez, La
             guerre des polices n’a pas eu lieu. Gendarmes et policiers, coacteurs de la sécurite publique
             sous la Troisième République, PU Paris-Sorbonne, Paris, 2014. Per una ricostruzione
             dello scontro tra i Carabinieri e la Pubblica Sicurezza di Napoli, cfr. E. Saracini, I crepu-
             scoli della polizia, S.I.E.M., Napoli, 1922, pp. 186-187.
                83  Cfr., ad esempio, M. Marmo, “Processi indiziari non se ne dovrebbero mai fare”. Le
             manipolazioni del processo Cuocolo (1906-1930) cit., pp. 148-150.
                84  Sono queste, sebbene in tema di mafia, le riflessioni proposte da Briquet, cfr. J.L.
             Briquet,  Comprendre  la  mafia.  L’analyse  de  la  mafia  dans  l’histoire  et  les  sciences
             sociales, «Politix», 1995, 8, p. 149. Si vedano anche le riflessioni di Pezzino, cfr. P. Pezzino,
             Stato, violenza, società. Nascita e sviluppo del paradigma mafioso, cit., p. 958.
                85  M. Marmo, “Processi indiziari non se ne dovrebbero mai fare”. Le manipolazioni del
             processo Cuocolo (1906-1930), cit., p. 139, in particolare nota 54.


             n.43                            Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Agosto 2018
                                                      ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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