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           misti. Nei primi, almeno sulla car-  della diocesi tifernate. Si tratta di
           ta, si ha indipendenza dalle au-    sei ville con circa 300 abitanti, in
           torità  centrali  ma  in  realtà,  sia  gran  parte  coloni  dei  marchesi,
           all’interno del Granducato (baro-   all’epoca  dell’annessione.  La  fa-
           nia  della  Trappola)  che  ai  suoi  miglia – come sappiamo dai nu-
           confini (marchesato di Sorbello),   merosi studi a essa dedicati anche
           si  manifesta  la  dipendenza  dai  in  tempi  recenti  (Costanza  Del
           Medici in forma di continua me-     Giudice,  Francesco  Guarino,  lo
           diazione. La dislocazione dei feudi  stesso  Calonaci  ed  infine  Cecilia
           imperiali privilegia l’area dell’Italia  Mori Bourbon di Petrella) – si in-
           settentrionale  e  orientale  con  le  serisce all’interno di una rete fa-
           ultime realtà, appunto, nella bassa  miliare diffusa nell’area.
           Toscana  e  in  Umbria.  Nelle  se-   Il governo della giustizia risente
           conde l’assegnazione a un signore   della  dimensione  territoriale  di
           consentiva in pratica di alleviare  passaggio  e  di  confine  e  anche
           il carico degli uffici centrali e pe-  della tipologia dei rei in fuga dai
           riferici, consentendo alle comunità  vicini feudi di Reschio (dei Monte-
           un accesso più rapido alla giustizia  melini), Rasina (Nerli) e Castiglione
           e  al  governo:  è  il  caso  del  mar-  del Lago e Chiugi (della Corgna):
           chesato di Piancastagnaio dato ai   ne è efficace esempio il caso della
           Bourbon (1601) e del marchesato     giovane donna (pp. 119 ss) trovata
           di Chianni, Rivalto, Monte Vaso e   uccisa  sulle  sponde  del  torrente
           Mela a Giovanni e Gabriello Ric-    Niccone,  probabilmente  a  opera
           cardi (1629). Nei feudi misti, im-  della banda di Girolamo Parli, for-
           periali o pontifici, attraverso ap-  mata da fuorilegge perugini e con
           positi trattati, si aveva comunque  base a Rasina. La vicenda, essendo
           un ulteriore riconoscimento delle   la  donna  originaria  del  feudo  di
           prerogative ottenute da imperatori  Santa Fiora, dei conti Sforza, su-
           o  papi.  D’incerta  definizione  ap-  pera l’area indagata ma non giunge
           pare  la  baronia  dei  Ricasoli  alla  a un chiarimento finale. Invece i
           Trappola.                           membri della banda appaiono coin-
              Il caso dei Bourbon di Sorbello  volti in ulteriori episodi criminosi,
           offre, attraverso l’archivio perugino,  nei quali anche il marchese Curzio
           la prospettiva privilegiata che con-  del  Monte  viene  descritto  come
           sente  a  Calonaci  un’indagine  di  bandito, e, infatti, interviene nelle
           storia sociale e insieme giudiziaria:  vicende facendo eliminare uno dei
           il feudo nasce a cuscinetto tra il  testimoni  a  carico  dei  Baldeschi
           territorio  del  papa  e  quello  dei  (si tratta di una dissidenza nobi-
           granduchi, pur restando la giuri-   liare  molto  presente  nello  Stato
           sdizione  ecclesiastica  all’interno  ecclesiastico), partecipi agli ulte-



           Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Agosto 2018       n.43
           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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