Page 168 - Mediterranea 43
P. 168

374                                          Aurelio Musi, Rita Chiacchella



           tempo resistenza e/o integrazione.  sumendo i signori feudali durante
           Il Settecento è il secolo della tra-  l’età moderna. Lo Stato affida al-
           sformazione di questa condizione    l’amministrazione feudale funzioni
           perché si determina una contrad-    giudiziarie delegate, in Italia cen-
           dizione  nel  “potere  forte”  per  ec-  trale  soprattutto  il  controllo  di
           cellenza, i signori feudali, tra le ri-  aree geograficamente critiche.
           sorse,  materiali  e  umane  di  cui  Come  già  scritto,  la  giustizia
           possono disporre, e le funzioni della  feudale è governo su cose e per-
           gestione  del  potere:  le  prime  più  sone. Nei feudi dell’Italia centrale
           ridotte e assolutamente inadeguate  i governatori sono, a quanto scrive
           rispetto alle seconde che diventano  Calonaci, più indulgenti e garan-
           sempre  più  estese,  complesse  e  tisti  rispetto  ai  giudici  statali  ed
           qualitativamente  più  sofisticate,  ecclesiastici più severi, ricorrono
           per così dire. Lo Stato, come giu-  con frequenza a composizioni pe-
           stamente  scrive  Calonaci,  si  pre-  cuniarie. Non mi pare che si possa
           senta più attrezzato per la loro ge-  dire lo stesso per i tribunali feudali
           stione. Lo Stato giurisdizionale vive  del Regno di Napoli. Dove è minore
           così, in Italia centrale come altrove,  la  rendita  propriamente  agricola
           la sua fase terminale.              è maggiore la pressione giurisdi-
              La ricerca di Calonaci consente  zionale  in  centro  Italia  come  nel
           anche  qualche  confronto  con  la  Mezzogiorno.
           storia feudale moderna del Regno      Insomma il cantiere della feu-
           di Napoli. Più complessi rispetto   dalità è in piena attività. Nuove
           a  quelli  del  Regno  di  Napoli  si  fonti  aprono  inedite  prospettive
           presentano  i  poteri  concorrenti  e possibilità di comparazioni. E
           sul  territorio  nei  feudi  dell’Italia  soprattutto  la  solidità  della  ri-
           centrale. Nel Regno di Napoli Stato,  cerca si lega alla profondità in-
           Chiesa, baronaggio feudale costi-   terpretativa.
           tuiscono il trinomio fondamentale
           dell’organizzazione del potere. So-
           prattutto nel caso dei feudi confi-  Rita Chiacchella
           nari  dell’Italia  centrale,  studiati
           da  Calonaci,  la  situazione  è  più  Mentre la bibliografia sul feu-
           complessa: l’autonomia della giu-   dalesimo meridionale continua ad
           risdizione  feudale  è  in  relazione  arricchirsi  di  nuovi  contributi,
           con Stato della Chiesa, Granducato  come il recente intervento di Maria
           di Toscana, Impero, poteri cittadini  Anna  Noto  sugli  Acquaviva  di
           (quelli di Bologna in particolare).   Caserta  visti  nell’ambito  del  si-
              Comune anche al Regno di Na-     stema imperiale spagnolo (Angeli,
           poli è la funzione che vengono as-  Milano  2018),  registriamo  final-



           Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Agosto 2018       n.43
           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
   163   164   165   166   167   168   169   170   171   172   173