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Un'isola di scomunicati: Sicilia, 1339 237
Tagliavia, signore di Castelvetrano e dei casali, di Petra di Bilichi e
Sommatino, fatto prigioniero nella battaglia di Lipari, sarà riscattato
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con i prigionieri palermitani . Si noti come l’elenco, che già aveva
incluso il fratello Andrea Tagliavia, non comprenda Giovanni Tagliavia,
il quale a Palermo era stato nel 1338 un altro dei testimoni nella richie-
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sta di riconoscimento del re .
Simone Fimetta di Calatafimi, attestato nel 1291 a Palermo, dove
nel 1298 era proprietario di una bottega, era stato strategoto di Mes-
sina nel 1308 ed era signore del casale di Fiumefreddo, presso Len-
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tini . Nicola de Monteliano, il quale nel 1329 aveva avuto l’investitura
del feudo Naduri, fu portulano di Sciacca, con il privilegio ereditario
(1336) di riscuotere un terzo dei diritti del porto, con l’obbligo del ser-
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vizio di un cavallo armato . Luca de Cannariato era succeduto verso
il 1336 al padre omonimo sia nella capitania di Eraclea che negli
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introiti del caricatore e delle saline . Blasco Lancia, abitante a Paternò,
dominus di Ficarra, Galati e Longi, e del feudo Mongialino , è accom-
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cura di), Acta Curie felicis urbis Panormi, 4 (Registro di lettere 1327-1328) cit., doc. 52, p.
83; P. Corrao (a cura di), Acta Curie felicis urbis Panormi, 5 (Registri di lettere ed atti 1328-
1333) cit., doc. 137, p. 238; A. Marrone, Repertorio della feudalità siciliana (1282-1390)
cit., p. 42; P. Sardina, Il labirinto della memoria. Clan familiari, potere regio e amministra-
zione cittadina ad Agrigento tra Duecento e Quattrocento cit., pp. 208, 488.
83 Nel 1342 re Ludovico gli confermerà Sommatino. Ebbe anche il feudo Gibilioso.
Domiciliato a Palermo nell’adoa del 1345 sarà tenuto a contribuire con 4 cavalli armati
(80 once di reddito). Nell’ottobre 1345 farà testamento. A. Marrone, Repertorio della feu-
dalità siciliana (1282-1390) cit., p. 414.
84 Id., Repertorio della feudalità siciliana (1282-1390) cit., pp. 415 s.; M. Moscone, Un
modello di documento semipubblico nella Sicilia tardomedievale: la designatio syndicorum
di Palermo e Messina per l’ambasceria del 1338 a Benedetto XII cit., p. 515.
85 Domiciliato a Lentini, nell’adoa del 1345 sarà tassato per 4 cavalli armati. Posse-
dette delle terre in territorio di Naro (1345). A. Marrone, Repertorio della feudalità siciliana
(1282-1390) cit., p. 173; E. Lo Cascio (a cura di), Il Tabulario della Magione di Palermo
cit., doc. 245, pp. 146 s.
86 Miles, dominus. Domiciliato a Sciacca, contribuirà all’adoa nel 1345 con due cavalli
armati (pari a 40 once di reddito). Nel 1347, per pagare un debito con Alberto de Milite,
prenderà in prestito dalla moglie 100 once. Morirà nel maggio 1349. Cfr. H. Bresc, Le gou-
vernement de l’étranger: aristocrates et marchands ‘experts’ à la cour de Sicile (1296-1355)
cit., p. 201; A. Marrone, Repertorio della feudalità siciliana (1282-1390) cit., pp. 293 s.
87 Domiciliato ad Eraclea, nell’adoa del 1345 sarà tassato per due cavalli armati (40
once di reddito). Nel 1357 le saline di Eraclea erano state già devolute al fisco, per delitto
di tradimento. Sarà ucciso nel marzo 1360. A. Marrone, Repertorio della feudalità sici-
liana (1282-1390) cit., p. 115.
88 Dette 50 once nel 1337 al maestro portulano Bartoluccio Salimpipi di Messina, a
nome del defunto cancelliere Pietro d’Antiochia, per diritti ceduti dal conte Ruggero di
Passaneto. Nel 1345 risulterà già defunto. Cfr. A. Marrone, Repertorio della feudalità sici-
liana (1282-1390) cit., pp. 212 s.
n.43 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Agosto 2018
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)