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                 medie per il caricamento di mercanzie verso la Russia, né la consegna
                 definitiva del carico stimola il traffico di merci differenti. Camogli si
                 dedica a un commercio lineare: si tratta di una realtà marinara di pic-
                 cole dimensioni che, analogamente a quanto avviene altrove, intra-
                 prende un percorso all’interno del grande commercio internazionale.
                    L’esempio successivo, ricavato dal ruolo di equipaggio del brigantino
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                 a palo Dittatore Garibaldi , nel 1861, permette, invece, di osservare
                 alcuni dei numerosi mutamenti che si verificarono nella gestione di
                 questo traffico e che posero le basi anche per la fase di crescita suc-
                 cessiva: costruito in quello stesso anno (sempre a Varazze) per volontà
                 di Giovanni Razzeto, un importante armatore camogliese che dichia-
                 rava essere stretto conoscente dell’eroe dei due mondi, il Dittatore Gari-
                 baldi era un brigantino a palo di quasi 300 tonnellate, rappresentando,
                 all’epoca, uno dei bastimenti più moderni e capaci della flotta camo-
                 gliese. Comandato nel suo primo viaggio dall’armatore stesso, il Ditta-
                 tore Garibaldi partì da Genova il 6 aprile 1861 con ben 15 persone di
                 equipaggio e tre passeggeri. Nonostante la componente familiare in
                 questo  caso  sembri  parzialmente  abbandonata  (compare  solo  un
                 Razeto Luigi, imbarcatosi come secondo ufficiale più di un anno dopo
                 la partenza da Genova), la composizione locale dell’equipaggio è sostan-
                 zialmente  rispettata  (quattro  camogliesi  più  altri  provenienti  o  da
                 Genova o da comunità marittime del Levante genovese).
                    Se negli anni ’30 Odessa costituiva il porto principale per il carica-
                 mento del grano russo, a partire dalla seconda metà degli anni ’50
                 diversi porti del mar d’Azov occuparono una posizione predominante :
                                                                                   40
                 sempre più di frequente, infatti, le navi camogliesi si recavano a Ber-
                 dyansk, Marianopoli o Taganrog 41  per l’acquisto del grano, trascurando




                    39  Asge, Ruoli di equipaggio, 1861, n. 7933, 6 aprile 1861, brigantino a palo Dittatore
                 Garibaldi.
                    40  Il commercio del grano del mar Nero si imposta su tre poli principali: Odessa, dove
                 si commercializza il grano ucraino, i porti del mar d’Azov, dove si vende il grano coltivato
                 nell’area del Don, e, infine, alcuni porti occidentali, come Galatz e Braila, dove affluiva
                 il grano proveniente dall’area danubiana. Il commercio di grano nel mar Nero è stato
                 recentemente al centro di un progetto di ricerca internazionale “The Black Sea and its
                 port cities, 1774-1914. Development, convergences and linkages with the global economy”,
                 coordinato  da  Gelina  Harlaftis.  Ne  sono  scaturite  già  alcune  pubblicazioni,  e  più
                 numerose ne usciranno nei prossimi anni: C. Ardeleanu, A. Lyberatos (a cura di), Port-
                 cities of the western Black Sea coast and the Danube: economic and social development
                 in the long nineteenth century, Corfu, 2016; E. Eldem, V. Kechriotis, S. Laoiu (a cura di),
                 The economic and social development of the Port-cities of the southern Black Sea coast,
                 late 18th-beginning of the 20th century, Corfu, 2017; E. Syfneos, Imperial Odessa: people,
                 spaces, identities, Brill, Leiden, 2018.
                    41  I dati sono stati raccolti sia attraverso i ruoli di equipaggio che per mezzo dei rap-
                 porti consolari, italiani ed esteri. Sono dati che necessitano di ulteriori comparazioni e
                 revisioni; per offrire un minimo di sostegno a quanto si afferma nel testo, si propone


                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Aprile 2019      n.45
                 ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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