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D'Avenia (letture)_9  19/04/19  17:33  Pagina 177






                   Filippo II allo specchio del suo mondo                          177


                   quelli che turbavano i sogni del re e nei confronti dei quali egli rivelò il
                   suo “lato oscuro”, alimentando inconsapevolmente la leyenda negra
                   che lo accompagnò già in vita. Egli, infatti, «non amava uomini che po-
                   tessero offuscare la propria figura» (p. 181) come il fascinoso fratellastro
                   don Juan, il problematico figlio don Carlos, l’intransigente e valoroso
                   duca d’Alba, il suo più diplomatico rivale principe di Eboli, l’ambizioso
                   segretario Antonio Pérez, ma anche la sorellastra Margherita, influente
                   governatrice  delle  Fiandre,  o  l’ingrato  genero  Carlo  Emanuele  I  di
                   Savoia, sposo dell’infanta Catalina Micaela, ai figli dei quali non toccò
                   praticamente nulla in eredità.
                      Una notazione a proposito proprio della vicenda di Antonio Pérez –
                   nella quale si inserisce l’assassinio di stato di cui fu vittima Juan de
                   Escobedo, segretario personale di don Juan – rappresenta una delle
                   chiavi di lettura ricorrenti in questa biografia, ovvero l’utilità di «riflettere
                   su come la dimensione personale e dinastica della politica nella prima
                   età moderna si intrecciasse con la ragion di stato, a volte in felice con-
                   nessione con essa, a volte determinando contrapposizioni e contraddizioni
                   sanabili soltanto con una guerra o con atti di violenza» (p. 121). La
                   vicenda tragica di don Carlos ne è senz’altro esempio eclatante e fa
                   meglio  comprendere  a  mio  avviso  la  fortuna  della  trasposizione
                   operistica  di  Verdi,  al  netto  delle  evidenti  forzature  storiografiche
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                   tipiche dell’antispagnolismo ottocentesco .
                      Al di là dei casi esemplari, «la soggettività del re nelle scelte che egli
                   operò si legò in molti casi all’oggettività delle situazioni che si trovò ad
                   affrontare» (p. 166). È un altro filo rosso di questa biografia di Filippo
                   II che la rende piacevole anche alla lettura attraverso la rappresentazione
                   delle caratteristiche umane del suo protagonista (attitudini, qualità,
                   debolezze, passioni, vizi) così come degli attori secondari o anche delle
                   comparse. Non a caso è un libro che spesso condensa efficacemente
                   in singole immagini, episodi ma anche detti o proverbi dell’epoca tanto
                   i nodi essenziali delle scelte politiche del re – dettate da una meditata
                   strategia o più spesso dalle urgenze del momento, condivise o meno
                   con e dai suoi collaboratori –, quanto i meccanismi di funzionamento
                   della «monarchia filippina […] unione personale di più stati sotto un
                   solo sovrano anche se a volte riesce difficile distinguere tra vincoli di-
                   nastici e vincoli statali» (p. 78).
                      Tutto ciò senza nulla togliere alla profondità dell’analisi interpretativa,
                   altrettanto felicemente sintetizzata nel corso della trattazione in brani
                   come  quello  appena  citato  a  proposito  del  governo  della  monarchia
                   asburgica, «un sistema che vedeva un forte centro direzionale (la Castiglia
                   e Madrid) al quale si relazionavano con forme di interdipendenza variabile
                   le singole realtà territoriali che espletavano precise incombenze al suo
                   interno in un rapporto di integrazione degli uomini, delle risorse, delle



                      5  Cfr.  A.  Musi  (a  cura  di),  Alle  origini  di  una  nazione.  Antispagnolismo  e  identità
                   italiana, Guerini e Associati, Milano, 2003.


                   n.45                           Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Aprile 2019
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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