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Recensioni N.45_11  19/04/19  17:35  Pagina 201






                   Recensioni e schede                                             201


                   la metà della metà”. Detto altrimenti,  Geremek  a  Stuart  J.  Woolf,  il  cui
                   non tutti i nobili genovesi che erano  Porca miseria (1983) ancora fa scuola,
                   anche  ricchi  mercanti  operavano  la  come la fanno le ricerche su Venezia
                   misericordia per la misericordia, ma  di Pullan, e quelle di Assereto e del
                   in ogni caso il rapporto denaro-mise-  compianto Flavio Baroncelli – filosofo
                   ricordia è fondamentale per compren-  dalle  eccellenti  intuizioni,  prematu-
                   dere anche la storia dell’Albergo: ma  ramente  scomparso  nel  2007  –  per
                   in  generale  la  storia  umana,  a  ben  quel che riguarda proprio Genova.
                   vedere. Come del resto il rapporto tra  In questa ricca tradizione Tachella
                   carità  e  giustizia,  che  è  veterotesta-  si  inserisce  da  una  prospettiva  di
                   mentario, prima di tutto (per non par-  storia economico-istituzionale. Tuttavia
                   lare  di  altre  religioni  monoteistiche  la povertà, e il povero, rimangono tut-
                   antecedenti il Cristianesimo, come lo  tora categorie (Woolf parlerà di “cate-
                   zoroastrismo)  (si  pensi  al  concetto  goria  sociale”  per  la  povertà,  ma  si
                   ebraico  di  tzedakah  poi  trasmesso  tratta soprattutto di categorie teoreti-
                   anche all’Islam).                   che, concettuali), estremamente eva-
                      Il proverbio racconta però anche  nescenti. Le soluzioni contemporanee
                   un’altra  verità:  le  élite  genovesi,  e  non sono a favore della segregazione.
                   non solo genovesi, amavano amman-   Mentre l’Albergo faceva parte – falan-
                   tarsi dell’etichetta di benefattore, per  sterio ante  litteram  –  di  progetti  se-
                   legittimare viepiù la propria posizione  gregativi ben chiari, che comprende-
                   sociale. E il popolo ci credeva, e mag-  vano caserme, ospedali, conventi, ma
                   giorava perfino, nella propria imma-  anche scuole, ghetti, lazzaretti, a citare
                   ginazione,  i  meriti  non  sempre  così  solo  alcuni  esempi,  ora  la  povertà,
                   eccelsi di questi ricchi misericordiosi,  ovvero i poveri, sfuggono quelle con-
                   che sarebbero dimagriti abbastanza,  centrazioni che non siano spontanee.
                   alla fine, per passare anche nella fa-  Ovvero,  i  poveri,  fuori  dal  controllo
                   tidica  “cruna  di  un  ago”.  L’attacco  sociale, hanno i loro luoghi non-isti-
                   dottrinale all’accumulo delle ricchezze,  tuzionali  di  incontro,  raccolta,  vita.
                   alla avaritia e alla aviditas, portava a  Generalmente, sono quartieri. Questo
                   una  necessità  poi  istituzionalizzata  indica uno scemare della povertà as-
                   di “donare”, o di “donarsi”, addirittura,  soluta, senz’altro, ancora ben presente
                   rinunciando alle proprie ricchezze e  nell’antico regime e per tutto l’Otto-
                   alla propria salute fisica, per causa  cento,  e  gran  parte  del  Novecento.
                   di  fede  e  carità:  per  rimanere  nella  Oppure indica la nuova “invisibilità”
                   storia  genovese,  Caterina  Fieschi  del povero, in una povertà diffusa ma
                   Adorno e Virginia Centurione Bracelli.   non più circoscritta. Il libro di Tachella
                      L’Albergo  dunque  è  un  microco-  ha – anche – il merito di sollevare tali
                   smo: regolato perfettamente, o quasi,  questioni. Più che dell’umana povertà,
                   nello spirito del controllo, della sor-  l’Albergo  narra  la  storia  dell’umana
                   veglianza, e della punizione (occasio-  debolezza:  povero,  vecchio,  malato,
                   nalmente),  che  furono  riportati  al-  divengono quasi sinonimi, strumenti
                   l’attenzione della storiografia da Fou-  dell’esercizio della salvifica virtù della
                   cault, e poi variamente ripresi nella  carità, ma anche oggetti di detenzione,
                   vasta  storiografia  della  povertà,  da  che possono essere resi “utili” e tolti


                   n.45                           Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Aprile 2019
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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