Page 167 - 1 rivista 53
P. 167

Da Altavalle alla Capperrina. Il monastero regio di Santa Maria di Basicò   681


                    IV, scrivendo agli ufficiali della Regia Curia, confermava il privilegio
                    concesso (Messina, 10 febbraio 1367, ind. V) a suor Margherita de Nu-
                    cara, monaca del monastero di Santa Maria de monialibus di Messina,
                    nella qualità di badessa del monastero di Santa Maria de Pietate, la
                    cui chiesa sotto lo stesso nome era stata fondata dal defunto fra Amalfi
                    nel territorio di Montalbano, presso il Casale nuovo, nella località de-
                    nominata «Linare, seu eciam Basico» di pertinenza della Regia Curia:
                    di poter ricostruire il monastero, riconducendolo al pristino stato; di
                    riottenere le terre e le grange ad esso, a suo tempo, assegnate. È evi-
                    dente, perciò, che gli edifici (o quanto rimaneva di essi) concessi non
                    potevano essere quelli del monastero in cui era stata impiantata la
                    comunità religiosa voluta da Federico III e dalla moglie, perché è chia-
                    ramente specificato che esso era stato fondato da fra Amalfi.
                       Vi sono, tuttavia, altre ragioni che portano a ritenere privo di valore
                    quanto riferito dal Pirri. Anzitutto, egli afferma di non conoscere il mo-
                    nastero di Santa Maria monialium di Messina e crede di poterlo inden-
                    tificare con un poco noto cenobio di Santa Maria de Monachis, sito
                    presso  Fiumedinisi.  Sappiamo,  invece,  che  Santa  Maria  monialium,
                    primo monastero femminile della città del Faro, affondava le sue radici
                    nella prima età normanna e, intorno alla metà del ’400, aveva cam-
                    biato intitolazione, adottando il nome di San Gregorio , cosa che Pirri
                                                                        13
                    mostra di ignorare. Inoltre, egli qualifica suor Margherita come ba-
                    dessa di Santa Maria monialium, circostanza che non risulta dai su-
                    perstiti documenti di tale monastero . Ancora, le monache di Santa
                                                        14
                    Maria monialium, e quindi anche suor Margherita, abbracciavano la
                    regola benedettina, mentre il monastero originariamente fondato ad
                    Altavalle osservava quella di Santa Chiara. Infine – come vedremo più
                    innanzi – la nuova sede messinese del monastero di Santa Maria di



                    incarnationis m° ccc° lxvi°, x° februari, quinte ind. (Hic inter alia conventur), f. u. dicta
                    abbatissa rehedificare et ad pristinum statum redurre monasterium ipsum // mona-
                    sterium ipsum (sic) ac prefatum privilegium, iuxta eidem seriem et tenorem, exequi in-
                    fallibiliter permutare nec non terras et grangias ad dictum monasterium pertinentes
                    eidem abbatisse vel (omni) pro ei nomine mandans et facians pro parte curie nostre
                    (restitui) a possessione dictarum».
                       13  Sull’argomento, v. H. Penet, Le Chartrier de S. Maria di Messina, Vol. I, Actes latins
                    conservés à la Bibliothèque nationale de Paris (1250-1429), Società Messinese di Storia
                    Patria, Messina, 1998; Id., Le Chartrier de S. Maria di Messina, Vol. II, Essai de recon-
                    struction raissonnée du chartrier, des origines à 1500 (1250-1500), Società Messinese di
                    Storia Patria, Messina, 2005, e, da ultimo, G. Mellusi, Da S. Maria ‘Monialium’ a S. Gre-
                    gorio. Riflessioni e precisazioni sul più antico monastero femminile di Messina, in G. Mel-
                    lusi, R. Moscheo (a cura di), KTHMA ES AIEI. Studi e ricordi in memoria di Giacomo Scibona,
                    Società Messinese di Storia Patria, Messina, 2017, pp. 291-302.
                       14  La presenza di suor Margherita come semplice religiosa del monastero messinese
                    è documentata dall’ottobre del 1383 al gennaio del 1403 (v. H. Penet, Le Chatrier, cit.,
                    ad indicem).


                                              Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Dicembre 2021
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
   162   163   164   165   166   167   168   169   170   171   172