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Da Altavalle alla Capperrina. Il monastero regio di Santa Maria di Basicò 683
della guerra contro gli Angioini , si siano ritirate a Rometta . Tutta-
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via, rimane una certa confusione sul luogo della loro residenza du-
rante il quarto di secolo in cui rimasero nella cittadina peloritana.
A tal proposito, il Buonfiglio afferma che «la prima fondatione di
questo monastero fù nel Castelletto di Rametta» ; Pirri, invece, tace
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19 R. Pirri, Sicilia Sacra, loc. cit.
20 «[…] essendo nelle rivolte di Sicilia, saccheggiato, e destrutto dall’esercito Fran-
cese, mentre da Milazzo veniva per assediar Messina, sen’andarono quelle Madri ad
habitare in Rametta; e cessate le guerre, non si curarono più di ritornare all’antico Mo-
nasterio, ò perche non si fosse potuto, se non con molta spesa riparare, ò perche in
quella Piana aperta fosse di nuovo esposta à pericoli, ò fosse per cattiva qualità di
quell’aria poco benigna, e men salutare, che si chiama comunemente sepoltura de’ Mes-
sinesi; ò fosse per la scommodità, che seco reca la solitudine, specialmente alle Donne
Religiose; si supplicò la Maestà Reale di Federico verso l’anno 1320, che per le dette
ragioni rimanesse il Monasterio fondato nella Università di Rametta; dove ò per la disci-
plina religiosa, ò per la commodità del ben vivere, haverebbero quelle Madri potuto at-
tendere con meno sollecitudine alla vita Monastica, e pregare per la Real Maestà al Si-
gnore de’ Signori, con maggior fervore», così P. Samperi, Iconologia, cit., p. 373. Su Ro-
metta e il suo territorio, dal punto di vista storico, geografico, demografico, economico e
artistico v. T. Pugliatti, Rometta, il patrimonio storico-artistico, Edas, Messina, 1989; C.
Polto, Rometta, tra processi storici e dinamiche territoriali, «Humanities», VII/13 (Giugno
2018), pp. 17-39.
21 G. Buonfiglio Costanzo, Messina città nobilissima, loc. cit. È questa la più risalente
notizia riguardante la presenza del nostro monastero in Rometta lasciataci dalla storio-
grafia, checché ne possa dire F. Imbesi, I misteri della chiesa di Santa Maria dei Cerei di
Rometta, in L. Catalioto, F. Imbesi, L. Santagati (a cura di), Ricerche storiche ed archeo-
logiche nel Val Demone, Atti del II convegno, Barcellona Pozzo di Gotto (ME) - Parco
Jalari, 1 e 2 aprile 2017, «Archivio Nisseno», XI, suppl. al n. 20, Gennaio-luglio 2017,
pp. 237-255: 238 nt. 6. Questo appassionato “cultore di cose patrie”, peraltro, cade
nuovamente in errore quando, male interpretando quanto scritto da Vito Amico, afferma
che la chiesa bizantina di Rometta) «fu in seguito ricostruita a Messina sotto la regola
di S. Maria “de Basicò”», confondendo in tal guisa l’istituto religioso con il vetusto edificio
e attribuendo ad esso una inesistente regola (ivi, cit.). Le religiose di Santa Maria di
Basicò, infatti, non seguivano una regola loro propria, né tanto meno la prima regola di
Santa Chiara del 1253, bensì quella approvata da papa Urbano IV [vd. D. Ciccarelli, I
manoscritti francescani della Biblioteca Universitaria di Messina, «Miscellanea France-
scana», 78 (1978), pp. 495-563: 519 nt. 107], promulgata il 18 ottobre 1263 a soli dieci
anni dalla morte della Santa d’Assisi e dalla conferma papale alla Forma di vita da lei
stessa composta [G. Andenna, Urbano IV e l’istituzione dell’ordine delle clarisse, in C.
Andenna, G. Melville (a cura di), Regulae, consuetudines, statuta: studi sulle fonti nor-
mative degli ordini religiosi nei secoli centrali del medioevo, Atti del 1. e del 2. Seminario
internazionale di studio del Centro italo-tedesco di storia comparata degli ordini religiosi
(Bari-Noci-Lecce, 26-27 ottobre 2002 – Castiglione delle Stiviere, 23-24 maggio 2003),
LIT, Münster, 2005, pp. 539-568]. L’intento del pontefice era quello «di dare definitiva-
mente unità giuridica alla pluriforme realtà dei monasteri che si erano sviluppati in
Italia e in Europa ispirandosi all’esperienza di San Damiano. Con la Regola di Urbano
nasce ufficialmente l’Ordine di Santa Chiara, che raccoglie sotto la stessa Regola i mo-
nasteri prima conosciuti con i diversi nomi di “Sorelle, Signore, Monache, Povere rin-
chiuse dell’Ordine di San Damiano”. L’inizio dell’Ordine viene fatto risalire alla stessa
Chiara, non più a Francesco. La Regola di Urbano IV fu accolta da un ampio numero di
monasteri, plasmando la vita di generazioni di clarisse, mentre quella composta da
Chiara, inizialmente seguita solo dai monasteri di Assisi, Praga e pochi altri, verrà
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Dicembre 2021
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)