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724 Orazio Cancila
realizzazione dei progetti. Alla costruzione delle strade in Sicilia, Giuf-
frida dedicò un ultimo saggio, Il problema delle strade in Sicilia e la
Cassa di soccorso per le opere pubbliche dal 1845 al 1883, una sintesi
molto efficace apparsa nel 1968 su «Economia e Storia», la rivista di-
retta da Amintore Fanfani, che ancora oggi a Napoli è ricordata perché
egli è stato il primo nell’Italia meridionale a studiare l’attività della
Cassa di soccorso per le opere pubbliche.
Con l’avvicinarsi delle celebrazioni del primo centenario dell’Unità
d’Italia, gli interessi storiografici di Giuffrida si orientarono verso la sto-
ria politica risorgimentale. A parte infatti un saggio connesso alla sua
attività di archivista, L’Archivio del Tribunale del Real Patrimonio e la sua
funzione di Archivio Centrale del Regno di Sicilia alla fine del secolo XVIII,
pubblicato su «Archivio Storico Siciliano», nella seconda metà degli anni
Cinquanta il suo impegno di studioso fu concentrato interamente su
alcuni episodi della vita risorgimentale e del periodo immediatamente
successivo scarsamente noti o mal noti. Sono appunto di quegli anni i
saggi Aspetti e problemi della rivolta palermitana del settembre 1866;
L’aristocrazia e la rivolta palermitana del settembre 1866; La cospira-
zione di Bonagia alla vigilia del 1860, per il volume degli atti del Comi-
tato trapanese dell’Istituto per la storia del Risorgimento; Lo spirito pub-
blico in Sicilia dal settembre 1859 al marzo del 1860 nei rapporti del Ca-
stelcicala, pubblicato negli atti del Convegno siciliano di Storia del Ri-
sorgimento; La dittatura di Garibaldi e il problema ferroviario in Sicilia;
La lotta politica in Sicilia dal settembre 1859 al maggio 1860; La provincia
di Palermo e il problema ferroviario siciliano.
Se si eccettua un breve saggio sulle sommosse del 1647 nelle città
e terre del trapanese, gli altri lavori vertono tutti sugli anni attorno al
1860, con particolare riferimento agli aspetti politici, ma anche con
qualche timido accenno a quelli economici. Il futuro storico dell’eco-
nomia siciliana cominciava a fare le sue prime esperienze, anche se in
questa fase Giuffrida sembra orientato più decisamente verso una spe-
cializzazione nella storia del Risorgimento, che allora a Palermo con-
tava un numeroso gruppo di cultori locali ai quali egli era vicino: da
Falzone a Brancato, da Ganci a Renato Composto, che voglio ricordare
con affetto, non solo perché è stato presidente della commissione dei
miei esami di licenza media a Castelbuono nel lontano 1950, ma per-
ché più tardi, negli anni Settanta-Ottanta, ho avuto con lui contatti
più frequenti e confronti per me certamente molto proficui, soprattutto
durante la stesura del volume su Palermo edito da Laterza.
Nei lavori di Giuffrida di quegli anni fa capolino timidamente anche
l’area trapanese. Dal 1959 egli era stato nominato a scavalco direttore
dell’Archivio di Stato di Trapani, succedendo a Carmelo Trasselli, no-
stro comune maestro, al quale va il mio commosso e deferente ricordo
e la mia gratitudine per tutto ciò che mi ha insegnato e per il costante
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Dicembre 2021
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)