Page 211 - 1 rivista 53
P. 211

L’opera storiografica di Romualdo Giuffrida                      725


                    incitamento a proseguire nell’attività di ricerca. Giuffrida terrà l’inca-
                    rico trapanese sino al 1967, curando in particolare la ricostituzione
                    della struttura documentaria di quell’archivio, i cui fondi erano ancora
                    in completo disordine per effetto dei bombardamenti. In particolare ha
                    salvato dalla sicura dispersione un complesso di 20.000 volumi di atti
                    notarili tra il XV e il XVIII secolo, che oggi costituiscono un patrimonio
                    preziosissimo non solo per gli storici locali ma anche per gli storici
                    dell’area  mediterranea  e  anche  del  nord  Europa,  grazie  all’intensis-
                    simo movimento del porto trapanese e ai rapporti commerciali dei suoi
                    operatori con i paesi mediterranei e con i paesi scandinavi. È appena
                    il caso di ricordare che Trapani era il primo porto toccato dalle imbar-
                    cazioni provenienti dalla Spagna, che dominava allora la Sicilia, ed era
                    il maggior produttore di sale, indispensabile ai paesi del nord Europa
                    per la salagione del merluzzo.
                       Mi piace ricordare anche il salvataggio, perché di salvataggio deve
                    parlarsi, delle carte gesuitiche, avvenuto proprio in quegli anni e sulle
                    quali io ho fatto le mie prime ricerche e le mie prime esperienze archi-
                    vistiche, anche se l’utilizzazione dei moltissimi dati raccolti non è mai
                    più avvenuta e ormai vi ho da tempo rinunciato. Questo lo dico per
                    documentare  con  la  mia  esperienza  come  la  ricerca  di  uno  storico
                    molto spesso vada ben oltre quella che appare dai testi che via via egli
                    riesce a pubblicare. Ma possiamo ricorrere all’esperienza dello stesso
                    Giuffrida: il figlio Ninni dopo la sua morte ha trovato una mole incre-
                    dibile di dati e fotocopie di documenti su Francesco Crispi e sull’Uni-
                    versità di Palermo, progetti sui quali egli lavorò a lungo ma che non
                    riuscì più a realizzare. Quello su Crispi era antico e forse risale proprio
                    agli anni attorno al 1960, sorto mentre curava la sistemazione delle
                    Carte  Crispi.  Giuffrida  era  un  grande  estimatore  dei  provvedimenti
                    amministrativi dello statista siciliano e li considerava la parte più si-
                    gnificativa e duratura della sua azione di governo. Più volte mi parlò
                    del suo desiderio di occuparsene con un apposito studio, di cui era
                    certamente una anticipazione il saggio Francesco Crispi e il problema
                    della riforma delle strutture amministrative dello Stato italiano apparso
                    nel 1966 su la «Rassegna storica del Risorgimento». Impegnato in altre
                    ricerche, non poté più portare a termine il progetto, ma non la smise
                    di raccogliere materiali, che adesso Ninni pensa di donare all’Archivio
                    di Stato. Della storia dell’Università di Palermo, dopo alcuni assaggi
                    della seconda metà degli anni Settanta, Giuffrida si occupò soprattutto
                    negli ultimi anni della sua vita: non andò oltre alcuni brevi studi, ma
                    la consistenza della documentazione raccolta dimostra la sua volontà
                    di affrontare il problema in ampiezza e profondità.
                       Alla base di un saggio storico c’è perciò quasi sempre un lavoro di
                    ricerca archivistica assai più ampio di quanto i dati utilizzati non la-
                    scino  trasparire,  un  lavoro  che  l’occhio  del  lettore  inesperto




                                              Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Dicembre 2021
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
   206   207   208   209   210   211   212   213   214   215   216