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                concordarla a priori, di fatto si determinava una opportuna divisione
                cronologica tra Giuffrida e Trasselli.
                   Esaurito il filone, diciamo così, ferroviario con la pubblicazione del
                volumetto al quale si è accennato all’inizio, Giuffrida si immerse total-
                mente nelle ricerche di storia bancaria e nei tre anni successivi sino
                al 1970 riuscì a pubblicare sull’argomento numerosi saggi, tra cui:
                Anni critici del Banco di Sicilia (1875-76), apparso nel 1968 nella pre-
                stigiosa «Revue Internationale d’histoire de la Banque»; Le Casse di
                sconto del Banco Regio dei Reali Domini al di là del faro; Il problema
                dell’istituzione delle Casse di risparmio in Sicilia nel decennio preunita-
                rio;  Il  Banco  di  Sicilia  e  l’espansione  della  Banca  Nazionale  (1860-
                1862); Il Banco Nazionale della Sicilia (1848-1849); Problemi del pro-
                cesso di formazione delle strutture bancarie in Sicilia nel decennio preu-
                nitario; Il Banco di Sicilia nel processo evolutivo dell’ordinamento ban-
                cario italiano; Il Banco di Sicilia e la congiuntura economica italiana nel
                1887; Aspetti e problemi della legge Minghetti-Finali sul riordinamento
                della circolazione cartacea.
                   Con questi saggi, Giuffrida poneva le premesse per un’opera com-
                plessiva sulla storia del Banco di Sicilia, alla quale già aveva comin-
                ciato a lavorare, e forse anche della Cassa di Risparmio V. E., che non
                vedrà però mai la luce.
                   Mi sia consentito di soffermarmi rapidamente su due volumetti ap-
                parsi nel 1968 nella collana di Storia economica dell’Unioncamere fon-
                data e diretta da Carmelo Trasselli, nella quale anch’io ho pubblicato
                il mio primo libro. Con Il Banco di Sicilia e l’espansione della Banca
                Nazionale  (1860-1862),  Giuffrida  non  ha  ancora  del  tutto  svestito
                l’abito dell’archivista: il volume è infatti soprattutto una raccolta di
                documenti con una rapida introduzione, dalla quale comunque emer-
                ge  chiaramente  il  tentativo  della  Banca  Nazionale  Sarda  di  conqui-
                starsi una posizione di monopolio anche nel Meridione, a cui però si
                opposero vittoriosamente sia il Banco di Napoli sia il Banco di Sicilia,
                che  da  allora  avviarono  un  processo  di  rinnovamento  delle  proprie
                strutture a servizio degli interessi dell’economia meridionale. Il lavoro
                di Giuffrida ricostruisce appunto gli aspetti più significativi dell’azione
                di difesa messa in atto dalla banca siciliana.
                   Molto interessante è l’altro volume sui I Rothschild e la finanza pub-
                blica in Sicilia (1849-1855), che al pregio dell’originalità dell’argomento
                trattato unisce l’utilizzazione di un’ampia documentazione e un rigo-
                roso metodo scientifico. Il quadro entro il quale è studiata l’attività
                finanziaria dei Rotschild di Napoli è quello della crisi finanziaria che
                tormentò la finanza siciliana nella prima metà del decennio preunita-
                rio, sull’orlo della bancarotta, e della quale approfittarono i banchieri
                svizzeri che operavano a Napoli. Gli effetti della crisi ricaddero un po’
                su  tutti  i  ceti  sociali,  ma  soprattutto  sui  ceti  produttivi  che





                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Dicembre 2021
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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