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Ricordando Carmelo Trasselli                                     197


                    bani, accumulando le schede e animando le prospezioni del Gruppo di
                    Ricerche di Archeologia Medievale (GRAM) di Palermo.


                    1. Il contesto

                       L’archeologia del Medio Evo entra in un ventaglio di curiosità che
                    ha per centro il territorio e la evoluzione secolare: il metodo di Carmelo
                    Trasselli è quello di intrecciare le notizie di archivio, i piccoli fatti sto-
                    rici che sembravano placidi, innocenti, per far rivelare il movimento
                    che anima abitato e territorio. Egli manifesta un interesse durevole per
                    l’archeologia  classica   con  articoli  su  Ocra  e  ossidiana,  sugli  scavi
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                    clandestini, poi ancora sull’identificazione della città antica di Schera ,
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                    e pubblicando il risultato di una prospezione sulla fattoria di Sirignano
                    sul Fiume Freddo , per prendere coscienza della necessità di aprire un
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                    vasto cantiere di studi sul popolamento, l’abitato, la vita materiale, la
                    produzione in periodo medievale e appoggiarlo all’archeologia, alla ri-
                    cognizione  e  allo  scavo.  Trasselli  si  inserisce  così  in  una  tradizione
                    storica presente in Sicilia, dal tentativo di Michele Amari di costruire
                    una Carte comparée de la Sicile moderne avec la Sicile au XII  siècle
                                                                                 e
                    d’après Edrisi , dagli studi dei castelli, in particolare dei castelli fede-
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                    riciani,  a  cura  di  Giuseppe  Agnello,  all’analisi  del  territorio,  come
                    quello di Lentini indagato da Matteo Gaudioso, altro pioniere , e all’as-
                                                                               9
                    sestamento  di  una  cronologia  della  ceramica  come  strumento  indi-
                    spensabile di datazione e fonte di luce su scambi e movimenti di tec-
                    nici, allora sviluppato da Antonino Ragona e dal Museo della Ceramica
                    di Caltagirone. Ha raccolto notizie d’archivio sulla produzione siciliana
                    medievale e moderna (Sciacca, Polizzi ), partecipato ai congressi di
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                    Albissola e pubblicato una prima riflessione sulla ceramica medievale
                    siciliana .
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                       Un  primo  zoccolo  di  questo  programma,  esplicito  fin  dal  1966,
                    quando ci siamo per la prima volta incontrati, è già raggiunto con lo
                    studio  della  ripartizione  della  popolazione   e  dell’esportazione  del
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                       5  Cfr. F. D’Angelo, Trasselli e il GRAM, in «Sicilia archeologica», 16, 1983, pp. 13-14.
                       6  C. Trasselli, Schera-Corleone o Monte dei Cavalli?, Ivi, 7, 1969, pp. 19-28.
                       7  Id., La fattoria romana di Sirignano, Ivi, 12, 1970, pp. 19-24.
                       8  Parigi 1859.
                       9  M. Gaudioso, Per la storia del territorio di Lentini nel secondo Medio Evo, in «Archivio
                    storico per la Sicilia orientale», 21 (1925), pp. 40-89 e 22 (1926), pp. 227-394.
                       10  C. Trasselli, La ceramica di Polizzi, in GRAM del 29 dicembre 1971.
                       11   Id.,  Ceramica siciliana e ceramica d’importazione,  in  «Atti  del  quarto  Convegno
                    Internazionale della Ceramica», Albissola 1971, pp. 13-28.
                       12  Id., Ricerche sulla popolazione, in «Atti della Accademia di Scienze Lettere e Arti di
                    Palermo», s. IV, XV, 1956, pp. 214-271, Id., Sulla popolazione di Palermo nei secoli XIII-


                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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