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Ricordando Carmelo Trasselli                                     199


                       Un aspetto particolare della vita materiale, l’alimentazione, appare
                    attraverso un breve studio dei calmieri , con una riflessione sul de-
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                    clino della caccia e del consumo della carne che Trasselli mette in re-
                    lazione  con  la  destruzione  dei  boschi  e  l’introduzione  delle  armi  da
                    fuoco, la scomparsa del cinghiale e la rarefazione di cervi e daini.
                       Nelle sue pubblicazioni sulla società siciliana tra Ferdinando il Cat-
                    tolico e Carlo Quinto, Trasselli rileva numerose autorizzazioni alla for-
                    tificazione dei piccoli abitati, casali sopravvissuti, fondaci, caseggiati
                    di vigneti, di trappeti e di masserie: licenze conservate nel fondo Can-
                    celleria dell’Archivio di Stato di Palermo. La fortificazione di un nucleo,
                    forza, motta, garantisce la sopravvivenza degli abitati. Un elenco delle
                    prime licentia populandi, alla fine del Quattrocento e all’inizio del Cin-
                    quecento, già abbozzato da Carlo-Alberto Garufi , delinea l’avvio di
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                    un movimento che cambierà radicalmente la ripartizione degli abitati
                    nell’isola. La merlatura ricorda anche l’antica funzione militare, ormai
                    svanita, delle torri; la licentia mergulandi conferisce dignità a case no-
                    bili in città, a Palermo, Catania, Trapani, Castrogiovanni, Piazza, e alle
                    torri di campagna , modificando il paesaggio urbano e periurbano e
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                    segnalando il peso nuovo dell’aristocrazia.
                       L’abbondanza delle schede che Trasselli andava compilando negli ar-
                    chivi  di  Trapani  e  di  Palermo  gli  permetteva  di  abbozzare  una  carta
                    dell’abitato medievale, dei feudi e dei casali, dei mulini, delle masserie
                    fortificate, delle torri costruite nel Quattrocento e all’inizio del Cinque-
                    cento per proteggere giardini e case di campagna della nobiltà urbana.
                    Da questa elaborazione, una vera fatica di Ercole che si intravede nelle
                    pagine di Da Ferdinando a Carlo V, egli ha tratto parecchie delle sue ipo-
                    tesi e delle sue convinzioni; ha percepito la violenza delle relazioni sociali
                    in  città,  attraverso  sfide  e  duelli,  e  nelle  campagne,  la  brutalità  della
                    nuova nobiltà, la resistenza, anche armata, dei "borgesi" e la mobilità
                    geografica e sociale di questi ultimi. I pericoli crescenti dei corsari barba-
                    reschi e del brigantaggio – gli uni e l’altro poco testimoniati nei secoli cen-
                    trali del medioevo – creano l’obbligazione di fortificare le imprese agricole
                    in campagna, le tonnare e i trappeti da zucchero lungo il mare, prepa-
                    rando l’insediamento di nuovi abitati e la fondazione di nuove "terre" sui
                    feudi più lontani dai centri urbani e meno controllati dalla comunità dei
                    "borgesi", meno sottomessi agli usi civici.



                       18  Id., Alcuni calmieri palermitani del ‘400, in «Economia e Storia», 1968, pp. 337-
                    378.
                       19  CA. Garufi, Patti agrari e comuni di nuova fondazione in Sicilia, in «Archivio Storico
                    Siciliano», s. 3, I, 1947, pp. 31-113, II, 1948, pp. 7-131.
                       20  C. Trasselli, Da Ferdinando il Cattolico a Carlo V. L’esperienza siciliana, 1475-1525,
                    Rubbettino, Soveria Mannelli, 1982.


                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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