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Alonso De Ponte, agente e procuratore spagnolo a Roma alla fine del sec. XVI 405
ecclesiastiche della loro terra d’origine, che a loro si rivolgevano per
la risoluzione di diverse questioni.
Pare che la sua attività come procuratore al servizio di ecclesiastici
non si limitasse alla sola diocesi di Zamora, ma si estendeva anche ad
altri importanti centri spagnoli. Si trovano infatti «cartas misivas y pa-
peles de Martin Rezio canonigo de Leon […] ciertas letras y escrituras
tocantes al arcediano de Cadiz don Payo Patiño» . Ci sono poi «diver-
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sas scripturas tocantes al colegio de Alcala de Henares» . Questo col-
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legio era dedicato proprio a San Ildefonso, e fu fondato dal cardinale
Cisneros nel 1499. Era annesso alla prestigiosa Università di Alcalá,
che in quegli anni in Spagna era un centro universitario di eccellenza.
L’inventario continua poi elencando le numerose “polizas de cam-
bio”, che dimostrano ancora una volta l’ampio raggio d’azione dei suoi
affari. Ne è un esempio «una poliza y letra de cambio de Constantino
Manrique de Medina del Campo dirigida a Valerio Manrique vecino de
Roma de suma de cien escudos» . Ve ne sono diverse del gesuita e
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scrittore spagnolo Alonso Rodríguez di Valladolid, dirette ai banchieri
Juan Enríquez de Herrera e Ottavio Costa . Questi entrò nella Com-
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pagnia di Gesù nel 1557 nel collegio di Salamanca, dove rimase fino
al 1566 . Qui fu maestro dei novizi, ed ebbe la possibilità di incontrare
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alcune personalità che in seguito diventeranno illustri esponenti
dell’Ordine, come il granadino Francisco Suárez. Tra la fine del 1593
e gli inizi del 1594 partecipò a Roma, come delegato della provincia di
Andalusia, alla quinta congregazione generale della compagnia. È pro-
babile che le numerose carte custodite da Alonso de Ponte si riferissero
proprio a questa missione svolta dal gesuita spagnolo a Roma in quegli
anni.
L’inventario si conclude con alcune dichiarazioni di Andrés Cata-
lán, suo esecutore testamentario. Questi dice di «haver cobrado
treynta escudos de oro de Vincentio y Filippo Justiniani de Roma en
virtud de una letra de cambio de Agustin Ayrolo y Lorenço Marchisio
de Sevilla» . Si tratta con ogni probabilità del banchiere Vincenzo Giu-
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stiniani, nato nel 1564 sull’isola greca di Chio, prima che questa ve-
nisse conquistata dai Turchi. Nel 1569 la famiglia Giustiniani si era
trasferita a Roma dove il padre Giuseppe potè costruire una solida
fortuna grazie ai legami con gli ambienti della curia pontificia e con il
91 Asc, Archivio Urbano, Sez. I, vol. 455, c. 74v.
92 Ivi, c. 75r.
93 Ivi, c. 76r.
94 Ibidem.
95 J. Burrieza Sánchez, Rodríguez, Alonso, in Dbe, http://dbe.rah.es/biogra-
fias/4592/alonso-rodriguez
96 Asc, Archivio Urbano, Sez. I, vol. 455, c. 77r.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Agosto 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)