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Mercanti di ultima istanza? Ebrei e commercio del grano in Adriatico 469
6. Conclusioni
Pur rifiutando definizioni essenzialiste, alcuni studi di riferimento
hanno sottolineato il ruolo degli ebrei nel commercio del grano come
una delle caratteristiche del rinnovamento della vita economica
ebraica nell’Europa occidentale nella seconda metà del XVII secolo .
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Jonathan Israel, nel suo classico studio sull’ebraismo europeo, scri-
veva che gli ebrei «dominated shipments from Corfu and Zante» e che
«the transit trade from Ancona, Pesaro, and Senigallia to Livorno was
essentially a Jewish trade» . Ricerche condotte sull’Europa orientale
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hanno confermato questo dato per il secolo seguente : stretti contatti
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con le autorità locali consentirono di acquisire un ruolo primario nella
fornitura delle mercanzie cerealicole fino, in alcuni casi, a controllarne
il traffico, attraverso, in particolare, il sistema degli appalti. Se Israel
e Aust divergono nell’interpretazione del ruolo economico degli ebrei
d’Europa nel XVIII secolo, declinante secondo il primo, in grado di mo-
dificare geografie e tipologie di attività a parere della seconda, i due
autori convergono nell’identificare il ruolo del commercio delle materie
alimentari come una delle pietre in cui edificare, pure in contesti poli-
tici, istituzionali ed economici diversissimi, un crescente ruolo della
minoranza ebraica. Per quanto riguarda l’Europa mediterranea e la
penisola italiana il tema meriterebbe di essere ulteriormente approfon-
dito. In questo articolo si è cercato di gettare un primo sguardo anali-
tico, per tentare di definire caratteristiche, tempistiche e modalità di
coinvolgimento dei mercanti ebrei.
Nell’Europa centrale e orientale emerge il ruolo della fornitura de-
gli eserciti, seppure in contesti differenti (la guerra dei Trent’anni,
l’espansionismo prussiano alla fine del secolo seguente e le vicissitu-
dini del confine polacco, nel 1772, 1793 e 1795). Cornelia Aust ha
sottolineato il ruolo cruciale delle forniture di grano in periodo di
guerra e si è interrogata sulle ragioni dell’affermazione ebraica in
questo settore. Le ricerche condotte dalla studiosa suggeriscono
quattro ordini di motivazioni, che sono al contempo altrettanti campi
di indagine, da mettere alla prova anche su altri territori: la capacità
di (far) attraversare, personalmente e con le merci, i confini (partico-
larmente instabili nel caso del Commonwealth polacco-lituano alla
fine del Settecento); il ruolo strategico dei mercati locali e la capacità
di muoversi su differenti scale economiche e territoriali, su base
56 J.I. Israel, European Jewry in the Age of Mercantilism, 1550-1750, The Littman
Library of Jewish Civilization, London, 1998, pp. 101, 143-144.
57 Ivi, p. 144.
58 C. Aust, Between Amsterdam and Warsaw: Commercial Networks of the Ashkena-
zic Mercantile Elite in Central Europe, «Jewish History», 27, 2013, 1, pp. 41-71.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Agosto 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)