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                impegno a proteggere le leggi organiche annesse unilateralmente al
                concordato  del  1801  e  l’approvazione  (non  la  semplice  tolleranza
                civile) non solo della pratica esteriore, ma della dottrina stessa delle
                confessioni differenti da quella cattolica. Stando così le cose, per un
                cattolico tale giuramento è illecito e il pontefice non può consacrare
                colui che lo pronuncerà . Le massime romane si scontrano con il
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                gallicanesimo politico (le leggi organiche) e con il principio di libertà
                religiosa, tipico della modernità, e questo dissidio ideologico com-
                porta  una  battuta  d’arresto  nelle  trattative,  che  sembravano  già
                prossime alla conclusione.
                   Viene rimesso in moto il meccanismo curiale e il Sacro Collegio è
                interrogato di nuovo sull’intera questione dello spostamento del papa
                a Parigi. Ricevuti i voti dei vari cardinali, il 6 giugno Consalvi invia un
                dispaccio al cardinal legato , dove sono elencate, in ben 16 punti ,
                                           27
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                tutte le criticità rilevate dai porporati interpellati a proposito dell’inco-
                ronazione in sé e del fatto di doverla compiere a Parigi. Della lunga
                lista di obiezioni solo tre sono condivise dalla grande maggioranza dei
                cardinali: le parti incriminate del giuramento (leggi del concordato e
                libertà dei culti) e l’ostilità delle altre Corti. Nel primo caso sono in
                gioco i principi, nel secondo la neutralità della S. Sede nei confronti
                delle varie potenze: a livello di Sacro Collegio si confermano i punti


                de la loi, de maintenir l’institution de la légion d’honneur, de gouverner dans la seule
                vue de l’intérêt, du bonheur et de la gloire du peuple français», I. Rinieri, Napoleone e
                Pio VII cit., p. 36 n. 1.
                   26  Cfr. dispaccio di Ercole Consalvi a Giovanni Battista Caprara, Roma, 5-9 giugno
                1804, ivi, pp. 565-569.
                   27  Dispaccio di Ercole Consalvi a Giovanni Battista Caprara, Roma, 6 giugno 1804,
                ivi, pp. 37-43.
                   28  In ordine, riguardo all’incoronazione in sé si obietta che 1) l’incoronazione ricono-
                sce un diritto, che invece è dalla parte dei Borboni (5 voti), 2) Napoleone ha emanato
                leggi contrarie alla disciplina della Chiesa (5 voti) e 3) ritiene le Legazioni e Avignone (5
                voti);  che  4)  il  giuramento  prevede  la  difesa  delle  «leggi  del  concordato»,  cioè  le  leggi
                organiche (tutti i voti), e della libertà dei culti (15 voti); si teme inoltre 5) il risentimento
                delle altre Corti (5 voti). Sul fatto di doversi compiere la funzione a Parigi, si è osservato
                che 6) aggraverebbe il risentimento delle Corti (quasi tutti i voti), 7) non sarebbe degno
                della dignità pontificia recarsi a Parigi solo per il Sacre (6 voti), 8) gli affari ecclesiastici
                stagnerebbero (6 voti), 9) il papa assisterebbe di persona all’applicazione di leggi con-
                trarie alla disciplina ecclesiastica e darebbe l’impressione di approvarle (6 voti), 10) do-
                vrebbe entrare in contatto con i vescovi concordatari ex-costituzionali che hanno smen-
                tito la loro ritrattazione e respingono i giudizi della S. Sede (4 voti) e 11) «con alcuni
                soggetti, con i quali, attese le passate circostanze, il trattamento con Sua Santità riu-
                scirebbe molto imbarazzante», cioè Talleyrand e sua moglie, Mme Grand (2 voti). Infine,
                si ritiene che 12) sarebbe indecoroso per il papa andare a Parigi e non ottenere soddi-
                sfazione sugli affari ecclesiastici pendenti con la Francia (6 voti) e che 13) Pio VII po-
                trebbe essere costretto a respingere richieste avanzate da Napoleone, indisponendolo (3
                voti), e si teme che 14) non si facciano al papa gli onori dovuti al Capo della Chiesa (2
                voti), che 15) altri monarchi vorranno essere in futuro consacrati (2 voti) e che 16) il
                lungo viaggio possa mettere in pericolo la salute di Pio VII (4 voti).



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Agosto 2022
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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