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290 Antonio Mursia
disposizioni stabilite dalla domina . La charta redatta dal cappellano
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Pandolfo in nome di Ula sancì ufficialmente la fondazione del mona-
stero di santa Lucia di Adrano: un cenobio che riuscì a sopravvivere
sino alla metà dell’Ottocento e la cui fama, nel corso dei secoli, attirò
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su di sé venerazioni, pellegrinaggi e ulteriori concessioni . Il mona-
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stero seppe assolvere alle funzioni per cui era stato istituito, segno
tangibile dell’autorevolezza della famiglia Avenel Maccabeo nella Sicilia
del XII secolo. Il ricordo di Adelicia appariva, così, ancora vivido nel
corso del Seicento tra le moniales di santa Lucia, come è possibile ri-
levare da un registro redatto dalla badessa Maria Pollicino, nel quale
si celebravano le azioni della fondatrice e si ritrovavano tutti i docu-
menti utili per tutelare il cenobio e il suo vasto patrimonio fondiario
da eventuali dispute .
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4. Conclusioni
Dallo studio degli atti rilasciati da Adelicia tra gli anni Trenta e gli
anni Cinquanta del XII secolo sembra emergere una struttura di po-
tere in cui il sistema signorile appare ben definito: il vertice, in questo
caso, era rappresentato dalla domina Avenel Maccabeo, la quale po-
teva contare su una vasta ricchezza fondiaria; su un numeroso se-
guito, costituito da milites, ministeriali ed ecclesiastici, come pure sul
controllo di fortificazioni, chiese e monasteri. In relazione alla gestione
di clientele di vassalli e di raccomandati nella Sicilia normanno-sveva
si è espresso ormai più di venti anni addietro Giuseppe Petralia, con-
tribuendo in maniera determinante a dare un nuovo impulso al tema
della «signoria» nell’isola nei secoli XII e XIII, mentre sulle fortificazioni
edificate nel medesimo periodo fondamentali rimangono gli studi di
Ferdinando Maurici e Herni Bresc . Di contro, risulta ancora inesplo-
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rato il tema dell’esistenza di Eigenkirche ed Eigenkloster nella Sicilia
normanna.
61 C.A. Garufi, I conti di Montescaglioso cit., pp. 362-365.
62 Durante l’ultimo venticinquennio del XIII secolo, a causa delle incertezze politiche
in cui versava la Sicilia, le moniales trasferirono il cenobio di santa Lucia a Catania
poiché il territorio di Adrano era profondamente segnato da atti di violenza e di devasta-
zione. Soltanto alla fine del Quattrocento, le monache fecero ritorno nella loro antica
sede. Per questo L. Scalisi, Obbedientissime ad ogni ordine cit., pp. 34-35 e p. 43.
63 Ivi, p. 67 sgg.
64 Ivi, p. 21.
65 Sulle fortificazioni in Sicilia, studi sistematici sono stati condotti da F. Maurici,
Castelli medievali in Sicilia. Dai bizantini ai normanni, Sellerio, Palermo 1992; Id., Ca-
stelli medievali in Sicilia: guida agli itinerari castellani dell’isola, Regione Siciliana, Pa-
lermo 2001.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Agosto 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)