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«Non vi è esempio in diciotto secoli di simili mosse» 487
A livello di Sacro Collegio nel suo complesso, invece, la situazione è
la seguente:
Analizzando questi voti, la difficoltà del giuramento di rispettare le leggi del
Concordato ha 14 per la sua parte, e 20 contra. Quella di rispettare la libertà
dei culti ne conta pure 14 per la sua parte, e 20 contra.
Presi collettivamente i voti, la difficoltà del giuramento sull’uno e sull’altro
articolo conta 16 per la sua parte, e 18 contra.
I voti assolutamente esclusivi sono sette. Gli altri undici contrarj ammet-
tono la gita, chi con una, chi con un’altra dichiarazione 78 .
Emerge una spaccatura, con una maggioranza che ritiene insuffi-
ciente la nota di Talleyrand. Tale dato è però mitigato dal fatto che il
partito maggioritario è a sua volta diviso, con quasi i due terzi dei suoi
componenti che ritengono che il papa possa mettersi in viaggio una
volta sanati i difetti e le insufficienze della proposta francese. Nei fatti,
la grande maggioranza del collegio cardinalizio non si oppone (è ras-
segnata?) alla «gita» a Parigi.
Dopo aver riassunto i voti dei cardinali, Fontana ne aveva anche
steso uno proprio . Appoggiandosi al testo della nota, ritiene che pos-
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sano darsi per concluse le discussioni sull’unione di consacrazione e
incoronazione, sulla lettera d’invito, sulla degna accoglienza del papa
in Francia, sul rispetto del cerimoniale e, soprattutto, sulla parte del
giuramento relativa alle «lois du concordat», dove va controcorrente
rispetto alla maggioranza del collegio cardinalizio. Rimanevano da
chiarire «la libertà civile, l’apostasia, ed i vescovi refrattarj» , cioè si
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dovevano ottenere assicurazioni scritte sulla corrispondenza della «li-
bertà dei culti» del giuramento con la tolleranza civile (e non religiosa),
sulla possibilità dei vescovi di comminare le pene previste ai cattolici
passati ad altri culti e sulla felice risoluzione del problema dei vescovi
ex-costituzionali, perché su quest’ultimo punto «veramente la risposta
di Talleyrand non è soddisfacente» .
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Interessante è il confronto del voto di Fontana con il testo di alcune
«riflessioni» del cardinale Di Pietro, sempre sul documento del ministro
degli esteri francese, scritte il 16 agosto . Il porporato attacca con
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veemenza la politica religiosa del consolato in Francia e Italia e critica
minutamente le proposizioni della nota, soprattutto la parte riguar-
dante le «lois du concordat». Si sforza di smontare, con l’ausilio di
78 «Estratto dei voti dei Cardinali» di Francesco Fontana, 9-10 agosto 1804, ivi,
p. 69. Il corsivo è nell’originale.
79 Voto di Francesco Fontana, 9-10 agosto 1804, ivi, pp. 594-598.
80 Voto di Francesco Fontana, 9-10 agosto 1804, ivi, p. 598.
81 Voto di Francesco Fontana, 9-10 agosto 1804, ivi, p. 597.
82 «Riflessioni» di Michele Di Pietro, 16 agosto 1804, ivi, pp. 74-78.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Agosto 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)