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326 Serena Di Nepi
luoghi lontani . È possibile, ma difficile da dimostrare, che lo stesso
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Nicolao avesse deciso di procedere a un secondo battesimo a Genova
allo scopo di cambiare nome e, magari, di diradare una volta per tutte
le ombre sulla sua religione – cosa che, a Roma, fu, del resto, risolta
una volta per tutte. Comunque siano andate le cose, la dilatazione
della procedura aveva a che fare sia con i racconti incongruenti sia
con il corpo di Nicolao che, per l’appunto, favorivano una spiegazione
mentre ne suggerivano un’altra.
4. Roma e i suoi altri
Nicolao non fu né l’unico schiavo dai tratti esotici a varcare la soglia
del palazzo senatorio né, tanto meno, una figura eccezionale nella
Roma di età moderna. I notai del Campidoglio e gli abitanti della città
erano abituati alla manifestazione quotidiana dell’alterità, in ogni sua
forma. Cuore della politica internazionale del papato, spazio diploma-
tico e culturale di prim’ordine, luogo di produzione di saperi e labora-
torio linguistico straordinario, centro nevralgico delle istituzioni ad
aspirazione universale del mondo cattolico (gli ordini missionari, la
Congregazione di Propaganda Fide e il s. Officio), nella capitale dello
Stato della Chiesa operarono in parallelo minoranze di ogni tipo, dagli
ebrei del ghetto, a chi attendeva il battesimo nella Casa dei Catecu-
meni, agli stranieri, anche eterodossi, agli ambasciatori, ai pellegrini,
agli intellettuali, ai mercanti di ogni provenienza fino agli schiavi mu-
sulmani, in servizio sulla flotta a Civitavecchia o nelle residenze gen-
tilizie e a quelli che, come il nostro Nicolao, salivano la cordonata mi-
chelangiolesca in cerca di libertà . Era stato Michel de Montaigne a
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coniare l’espressione fortunata «Roma è la città più cosmopolitica del
mondo» ed era difficile dargli torto .
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21 Un esempio proprio sul destino di uno schiavo è in S. Di Nepi, L’Inquisizione Ro-
mana, Ippolito Agius e altri schiavi. Un caso di studio e una riflessione sulle tassonomie
religiose nel Mediterraneo di età moderna (1762), in La storia delle religioni e la sfida dei
pluralismi, a cura di Sergio Botta, Marianna Ferrara e Alessandro Saggioro, Morcelliana,
Brescia, 2017, pp. 376-385.
22 Su cui, cfr. ora i saggi raccolti in A Companion to Religious Minorities in Early
Modern Rome, edited by Matthew Coneys Wainwrigth and Emily Michelson, Brill, Boston
and Leiden, 2020.
23 M. de Montaigne, Viaggio in Italia, Milano, Rizzoli, 1956, p. 277. Su Roma in età
moderna proprio in questa chiave, vedi ora in termini generali i saggi raccolti in A Com-
panion to Early Modern Rome, edited by Pamela M. Jones Pamela, Barbara Wisch and
Simon Ditchfield, Brill, Boston and Leiden, 2019. Per prospettive allargate di storia cul-
turale, cfr. invece, G. Pizzorusso, Governare le missioni, conoscere il mondo nel XVII se-
colo. La Congregazione pontificia de Propaganda Fide, Sette Città, Viterbo, 2018; S. Bre-
vaglieri, Natural desiderio di sapere. Roma barocca fra vecchi e nuovi mondi, Viella,
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Agosto 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)