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328 Serena Di Nepi
In questo quadro, le scelte lessicali compiute dai notai per ritrarre
i corpi degli schiavi arrivati da chissà dove, marchiati e menomati, e
per riprodurre nel latino della burocrazia nomi di persona e di luogo
da lingue non sempre comprensibili, tra traslitterazioni e traduzioni,
riflettono i meccanismi individuali e collettivi di alterizzazione . Que-
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sti costrutti venivano impostati all’interno di un percorso che, invece
e paradossalmente, nasceva per assimilare quella diversità grazie alla
forza salvifica della conversione e all’ascesa simbolica in Campidoglio,
dove il neofita era destinato a concretizzare il percorso con la duplice
concessione della cittadinanza e dell’emancipazione . Il racconto di
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Nicolao, nero e dal battesimo incerto, aveva dovuto essere passato al
vaglio certosino perché, in fondo, la sua storia contrastava con l’anda-
mento ordinario delle cose. Se era stato il suo corpo ad accendere l’at-
tenzione, la partita aveva riguardato la sua fede e le sue scelte succes-
sive e poco aveva a che fare col colore della pelle. Nel Mediterraneo di
età moderna, la parola moro costituiva un sinonimo intercambiabile di
turco, musulmano e infedele e non funzionava certo come metonimia
di schiavo . Era la sovrapposizione tra la morfologia dell’individuo e
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la religione che gli si attribuiva per supposizione a indicarne lo status
di schiavo (e non il contrario) e per questo motivo i notai riservavano
attenzione specifica ad altri elementi della descrizione, che si apriva
regolarmente col nome alla nascita e la menzione di quello dei geni-
tori . La sistematizzazione della gerarchia dell’alterità relegava, al-
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meno in apparenza, in secondo piano proprio questi dati sull’esterio-
rità del liberando e che, invece, nella realtà dei fatti, mantenevano un
peso su cui è possibile ragionare proprio a partire dalla rilevazione
sull’uso di quella didascalia nero/niger/bruno – che era stata così di-
rimente nella gestione della pratica di Nicolao.
5. La parola con la N
Il lemma niger (e variabili) risulta usato solo sporadicamente in que-
sta documentazione e sembra rispondere a criteri diversi, legati in
parte proprio alla difficoltà di qualificare chi, per qualche ragione, pre-
sentava fattori biografici o lineamenti tali da indurre i funzionari del
27 Per una ricca discussione sui costrutti di alterizzazione proprio intorno ai neri, O.
Otele, Africani europei cit., pp. 162-167.
28 S. Di Nepi, Saving Souls, Forgiving Bodies. A New Source and a Working Hypothesis
on Slavery, Conversion and Religious Minorities in Early Modern Rome (16th–19th Centu-
ries), in A Companion to Religious Minorities in Early Modern Rome cit., pp. 272–297.
29 Michel, Il bianco e il negro cit.
30 S. Di Nepi, I confini della salvezza cit.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Agosto 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)