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                Il contributo di Giovanni Filippo Ingrassia e l’interesse per la far-
                macopea

                   Un contributo al tema lo offrì anche uno dei più noti medici del
                Cinquecento, il siciliano Filippo Ingrassia , il cui trattato sulla peste
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                Informatione  del  pestifero,  et  contagioso  morbo  (1576)  fu  una  delle
                opere più influenti e citate del tempo.  Come è stato efficacemente
                                                      10
                notato, Ingrassia incarna in maniera profonda e travagliata la compre-
                senza di «vetera et nova» ove tradizione (umoralismo ippocratico-gale-
                nico) e innovazione (seminaria principia) potevano coesistere . Forma-
                                                                          11
                tosi a Ferrara sotto la guida di Giovanni Manardo, si trasferì a Padova,
                dove fu allievo di Vesalio, il cui metodo e insegnamento dell’anatomia
                lo segnarono profondamente, eppure non esitò a ritenere insufficienti
                alcune tesi del suo maestro. Inoltre, pur rimanendo sul piano teorico
                ancorato alla tradizione, di cui era profondo conoscitore, avvertì la ne-
                cessità della modernità sul piano metodologico, offrendo una corretta
                interpretazione filologica dei testi classici, mostrandone altresì le con-
                traddizioni e gli errori grazie all’esperienza medica dei recentiores .
                                                                                  12
                Mantenne però sempre la debita distanza da pratiche superstiziose,


                pp. 77-78. Cfr. anche S.K. Cohn, Cultures of Plague, Oxford University Press, Oxford,
                2010, pp. 26, 77. Entrambi questi studi insistono sull’influenza del pensiero di Marsilio
                Ficino, le cui opere tradotte in italiano circolarono ampiamente nel Cinquecento. Sull’ar-
                gomento, cfr. anche J.L. Stevens Crawshaw, Plague Hospitals: Public Health for the City
                in Early Modern Venice, Ashgate Publishing, Burlington, Vermont, 2012, pp. 166-177.
                   9  Numerosi i profili biografici tracciati sul personaggio: C. Preti, Ingrassia, Giovanni
                Filippo, Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 72, Istituto della Enciclopedia Italiana,
                Roma, 2004, ad vocem; A. Gerbino, Ingrassia Giovanni Filippo, Enciclopedia della Sicilia,
                Parma,  2006;  A.G.  Marchese,  Giovanni Filippo Ingrassia,  Flaccovio  Editore,  Palermo,
                2010; C. Valenti, Gianfilippo Ingrassia, pioniere in Sicilia della scienza medica rinasci-
                mentale, «Archivio Storico Siciliano», serie IV, XXI-XXII, I (1995-1996), pp. 135-158.
                   10  G.F. Ingrassia, Informatione del pestifero, et contagioso morbo, Palermo, 1576 (on-
                line digitalizzato da Google). Si veda la recente ristampa a cura e con prefazione di Luigi
                Ingaliso: G.F. Ingrassia, Informatione del pestifero et contagioso morbo, a cura di Luigi
                Ingaliso, Franco Angeli, Milano, 2005, cui faccio riferimento nelle citazioni per i rimandi
                alle pagine; ma anche l'edizione a cura di Alfredo Salerno [et al.], Accademia delle scienze
                mediche, Palermo, 2012.
                   11  L. Ingaliso, Introduzione a G.F. Ingrassia, Informatione cit., pp. 12, 47, ma cfr.
                anche  l’analisi  di  C.  Dollo,  Modelli scientifici e filosofici della Sicilia spagnola,  Guida,
                Napoli, 1984, pp. 39-65. A. Spedalieri,   Elogio storico di Giovanni Filippo Ingrassia: celebre
                medico e anatomico siciliano: letto nella grand’aula della I. R. Università di Pavia, 1817.
                   12  In particolare, egli identificò degli errori nelle traduzioni arabe di antichi testi: L.
                Ingaliso, Introduzione cit., pp. 16-23; ma anche C. Dollo, Modelli scientifici e filosofici
                cit., p. 47, che ricorda il rapporto con il suo maestro palermitano Giovan Battista de
                Petra (ivi, pp. 40-41), che per primo aveva rigettato la rigida contrapposizione, sostenuta
                dai vecchi medici palermitani, tra psysica e chirurgia. Sulla formazione di Ingrassia e
                l’influsso dei suoi grandi maestri, cfr. A. Gerbino, Nel fervore della scienza, la “grazia del
                dire” Giovanni Filippo Ingrassia: clima culturale, bioatmosfere, in Rosalia eris in peste
                patrona, Fondazione Federico II, Palermo, 2018, pp. 69-85.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Agosto 2022
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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