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362 Rossella Cancila
Il contributo di Giovanni Filippo Ingrassia e l’interesse per la far-
macopea
Un contributo al tema lo offrì anche uno dei più noti medici del
Cinquecento, il siciliano Filippo Ingrassia , il cui trattato sulla peste
9
Informatione del pestifero, et contagioso morbo (1576) fu una delle
opere più influenti e citate del tempo. Come è stato efficacemente
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notato, Ingrassia incarna in maniera profonda e travagliata la compre-
senza di «vetera et nova» ove tradizione (umoralismo ippocratico-gale-
nico) e innovazione (seminaria principia) potevano coesistere . Forma-
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tosi a Ferrara sotto la guida di Giovanni Manardo, si trasferì a Padova,
dove fu allievo di Vesalio, il cui metodo e insegnamento dell’anatomia
lo segnarono profondamente, eppure non esitò a ritenere insufficienti
alcune tesi del suo maestro. Inoltre, pur rimanendo sul piano teorico
ancorato alla tradizione, di cui era profondo conoscitore, avvertì la ne-
cessità della modernità sul piano metodologico, offrendo una corretta
interpretazione filologica dei testi classici, mostrandone altresì le con-
traddizioni e gli errori grazie all’esperienza medica dei recentiores .
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Mantenne però sempre la debita distanza da pratiche superstiziose,
pp. 77-78. Cfr. anche S.K. Cohn, Cultures of Plague, Oxford University Press, Oxford,
2010, pp. 26, 77. Entrambi questi studi insistono sull’influenza del pensiero di Marsilio
Ficino, le cui opere tradotte in italiano circolarono ampiamente nel Cinquecento. Sull’ar-
gomento, cfr. anche J.L. Stevens Crawshaw, Plague Hospitals: Public Health for the City
in Early Modern Venice, Ashgate Publishing, Burlington, Vermont, 2012, pp. 166-177.
9 Numerosi i profili biografici tracciati sul personaggio: C. Preti, Ingrassia, Giovanni
Filippo, Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 72, Istituto della Enciclopedia Italiana,
Roma, 2004, ad vocem; A. Gerbino, Ingrassia Giovanni Filippo, Enciclopedia della Sicilia,
Parma, 2006; A.G. Marchese, Giovanni Filippo Ingrassia, Flaccovio Editore, Palermo,
2010; C. Valenti, Gianfilippo Ingrassia, pioniere in Sicilia della scienza medica rinasci-
mentale, «Archivio Storico Siciliano», serie IV, XXI-XXII, I (1995-1996), pp. 135-158.
10 G.F. Ingrassia, Informatione del pestifero, et contagioso morbo, Palermo, 1576 (on-
line digitalizzato da Google). Si veda la recente ristampa a cura e con prefazione di Luigi
Ingaliso: G.F. Ingrassia, Informatione del pestifero et contagioso morbo, a cura di Luigi
Ingaliso, Franco Angeli, Milano, 2005, cui faccio riferimento nelle citazioni per i rimandi
alle pagine; ma anche l'edizione a cura di Alfredo Salerno [et al.], Accademia delle scienze
mediche, Palermo, 2012.
11 L. Ingaliso, Introduzione a G.F. Ingrassia, Informatione cit., pp. 12, 47, ma cfr.
anche l’analisi di C. Dollo, Modelli scientifici e filosofici della Sicilia spagnola, Guida,
Napoli, 1984, pp. 39-65. A. Spedalieri, Elogio storico di Giovanni Filippo Ingrassia: celebre
medico e anatomico siciliano: letto nella grand’aula della I. R. Università di Pavia, 1817.
12 In particolare, egli identificò degli errori nelle traduzioni arabe di antichi testi: L.
Ingaliso, Introduzione cit., pp. 16-23; ma anche C. Dollo, Modelli scientifici e filosofici
cit., p. 47, che ricorda il rapporto con il suo maestro palermitano Giovan Battista de
Petra (ivi, pp. 40-41), che per primo aveva rigettato la rigida contrapposizione, sostenuta
dai vecchi medici palermitani, tra psysica e chirurgia. Sulla formazione di Ingrassia e
l’influsso dei suoi grandi maestri, cfr. A. Gerbino, Nel fervore della scienza, la “grazia del
dire” Giovanni Filippo Ingrassia: clima culturale, bioatmosfere, in Rosalia eris in peste
patrona, Fondazione Federico II, Palermo, 2018, pp. 69-85.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Agosto 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)