Page 93 - 1
P. 93
Prevenzione e benessere in tempo di peste: cura della persona e dietetica... 361
fortemente radicati nella medicina classica, in cui la prevenzione –
come si è detto – aveva svolto un ruolo non meno rilevante della cura.
Inoltre, forme di ibridazione di saperi e pratiche erano senza dubbio
più diffuse di quanto la nostra visione spesso confinata in schemati-
smi contrappositivi non lasci supporre.
Eppure, almeno per l’età moderna si è generalmente evidenziato
soprattutto il “paradigma curativo”, sottolineando come la fiducia che
la malattia potesse essere eliminata e lo sviluppo della farmacopea ab-
biano alimentato un fiorente mercato della cura e un’attenzione mag-
giore al corpo malato piuttosto che a quello sano . Gli studi di Sandra
6
Cavallo in particolare hanno dimostrato invece la persistenza anche
tra Cinque e Seicento del “paradigma preventivo”, amplificato dall’in-
troduzione della stampa, e dalla diffusione di una letteratura spesso
in volgare, ma sofisticata, dedicata al benessere e al vivere sano (hand-
books of healthy living), di cui però furono autori autorevoli medici e
illustri studiosi, che coltivarono saperi diversi o occuparono presti-
giose cattedre universitarie (Savonarola, Boldo, Pisanelli, Fonseca,
Durante), con l’intento di rivolgersi a un pubblico più ampio di lettori
in maniera accessibile . Ciò che scardina ancora una volta l’opposi-
7
zione tra letteratura dotta (in latino) e popolare (in volgare), ma anche
la dicotomia tra cura e prevenzione nel quadro di una visione unitaria
in cui la medicina è sì una scienza che cura la malattia, ma preserva
non di meno la salute. E nella consapevolezza che tra i compiti del
medico fosse anche quello di divulgare i principi di un regime salutare,
educando i pazienti a perseguirlo.
È insomma possibile delimitare un terreno di incontro tra via teo-
rica e via empirica, attraverso il quale passò peraltro proprio il nuovo
modo di pensarsi della medicina grazie ai cambiamenti elaborati in
seno alla cultura umanistica .
8
temente studiato da S. Minuzzi, Il medico Tommaso Giannotti Rangone (1493-1577) nell’eco-
nomia della cura ovvero un trionfo di libri, segreti, regimen sanitatis, «Medicina & Storia», a.
XIII/3 (2013), pp. 29-66. Cfr. A. Musi, Il dolore e “il medico al rovescio”, «Acropoli», XVII/2
(2016), on line.
6 I percorsi della cura erano in età preindustriale articolati tra competenze diverse
(medicina, botanica, chimica, ad esempio, persino l’astrologia e la magia) e vissuti non
come alternativi, ma nella loro complementarità e ben al di là delle opposizioni dicoto-
miche medicina-religione, medicina prescientifica-medicina scientifica, medicina colta-
medicina popolare: cfr. M.P. Donato, Medicina e religione. Percorsi di lettura, in M.P.
Donato, L. Berlivet, S. Cabibbo, R. Michetti, M. Nicoud (a cura di), Médecine et religion:
compétitions, collaborations, conflits (XIIe-XXe siécles), École française de Rome, Roma,
2013, pp. 9-32. Si veda anche M. Conforti, A. Carlino, A. Clericuzio (a cura di), Interpre-
tare e curare. Medicina e salute nel Rinascimento, Carocci, Roma, 2013.
7 Cfr. S. Cavallo, Secrets to Healthy Living cit., pp. 204-205; S. Cavallo, T. Storey, Healthy
Living in Late Renaissance Italy, Oxford University Press, Oxford, 2013, pp. 20-27.
8 S. Mammola, La ragione e l’incertezza. Filosofia e medicina nella prima età moderna,
Franco Angeli, Milano, 2012, pp. 21, 31, 36. S. Cavallo, T. Storey, Healthy Living cit.,
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Agosto 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)