Page 152 - 1
P. 152
678 Laura Sciascia
Otto, che insieme al nome del nonno portava quelli di due grandis-
simi imperatori), quelli degli altri figli, maschi o femmine, sembre-
rebbero scelti in base a tradizioni e affinità della famiglia materna: a
cominciare da Manfredi, che malgrado il celebre passo di Jamsilla
che lega con una serie di letture criptiche il suo nome a quello del
padre portava il nome dello zio di sua madre, nome di tradizione
23
aleramica, e frequente tra i Lancia. Enzo, Heinz, diminuitivo tedesco
di Enrico, sarebbe stato figlio di una tedesca, della famiglia dei conti
di Spoleto: visto che Federico trascorse l’infanzia affidato alla con-
tessa di Spoleto, non sarebbe fuori luogo pensare a un amore di gio-
ventù, forse addirittura adolescenziale. Il nome di Salvasa o Salvag-
gia tradisce un’impronta veneta, Margherita, Violante e Caterina non
offrono nessun suggerimento. Costanza, infine, l’unica a portare il
nome della grande nonna, è, di fatto, la primogenita delle femmine.
E l’unica che sarà imperatrice.
4. Di Sicilia e d’Aragona: Violante, duchessa di Calabria
Nella primavera del 1283 Costanza di Svevia raggiungeva il marito
in Sicilia. Con lei erano tre dei suoi sei figli: Giacomo, Federico e Vio-
lante. Giacomo aveva sedici anni, Federico e Violante erano ancora
bambini, undici anni lui, dieci lei. A Barcellona erano rimasti l’erede
al trono Alfonso, e l’ultimogenito Pietro, mentre la maggiore delle figlie,
la dodicenne Isabella, aveva già raggiunto il Portogallo e suo marito, il
re Dionigi. Violante, o Iolanda, come viene chiamata in Sicilia, passerà
dunque nell’isola tutta l’adolescenza, insieme alla madre e alle sue
dame siciliane. Nel dettare il suo testamento a Portfangos, nel giugno
del 1282, prima di partire per l’impresa siciliana, il padre le aveva de-
stinato in dote trentamila libre di Barcellona, raccomandando all’erede
universale, Alfonso, che in attesa del matrimonio provvedesse a trat-
tare la sorella honorifice, dotandola di un’adeguata familia , mentre
24
Ramon Muntaner specifica che il re raccomandò ai figli Alfonso e
23 Nicola di Jamsilla, Historia de rebus gestis Friderici II imperatoris ejusque filiorum
Conradi et Manfredi Apuliae et Siciliae regum ab anno MCCX usque ad MCCLVIII, in
R.I.S., VIII, 1726, coll. 493-583
24 S.M. Cingolani, (a cura di), Diplomatari de Pere el gran, Cartes i pergamins, 2.
Relacions internacionals i politica exterior,1260- 1285, Fundació Noguera, Barcelona,
2015, p. 500: «Item, dimitimus Yolant, filie nostre, iure instituitionis triginta milia li-
brarum Barchinone monete de terno que heres noster universalis teneatur sibi solvere
et cum ipsis eam maritare, et quod interim, donec solverit ea dicta triginta milia li-
brarum, teneatur ei et familie sue honorifice providere».
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Dicembre 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)