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Sulle tracce delle principesse migranti. Un dossier siciliano 679
Giacomo di dare in moglie la sorella minore ad un re di “alto lignag-
gio” ; in effetti, una prima, vaga, trattativa matrimoniale, aveva ri-
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guardato un’unione con un figlio di Eduardo II Plantageneto, re d’In-
ghilterra, già nel 1282 .
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Non sembra che Alfonso abbia seguito le indicazioni del padre a
proposito della sorella: nella Sicilia in guerra Violante era in pratica
tagliata fuori da ogni progetto matrimoniale. Solo alla fine dei dieci
anni di regno di Giacomo come re di Sicilia, nel lavorio diplomatico che
precedette il trattato di Anagni, il matrimonio di Violante diventa una
carta in più da mettere in tavola: già nel 1293, in un progetto di mas-
sima di sistemazione degli affari italiani si parla di un matrimonio di
Violante con uno dei figli di Carlo II d’Angiò, Ludovico, il futuro santo,
o Roberto , e del dotario da assegnare. Un anno dopo a chiedere la
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mano di Violante è invece Ottone, duca di Baviera, conte della Renania
e del Palatinato, vedovo da dodici anni, tramite un cavaliere teutonico,
Giovanni Piscicula. Giacomo, in evidente imbarazzo, risponde che
sono in corso delle trattative matrimoniali con Carlo d’Angiò, e per-
tanto per il momento non può dare una risposta. Contemporanea-
mente scrive al fratello, raccomandandogli, se dovesse scrivere al
duca, di lasciargli qualche speranza almeno finché il matrimonio an-
gioino non fosse concluso e consumato, e al cancelliere Giovanni da
Procida, che aveva appoggiato la proposta del duca, ricordandogli le
trattative in corso, peraltro a lui ben note .
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L’anno dopo tra le istruzioni agli ambasciatori aragonesi diretti
alla Curia romana, figura la richiesta di dispensa per il matrimonio
di Violante con Alfonso de la Cerda, figlio di Ferdinando di Castiglia ,
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e infine il 3 aprile del ‘96, nella lettera in cui comunica al fratello
l’avvenuta incoronazione a re di Sicilia e l’intenzione di proseguire ad
oltranza la guerra agli Angioini, Federico, ormai Federico III, ag-
giunge la notizia che sono in corso delle trattative per il matrimonio
di Violante, inclita et communis soror nostra, il cui onus et honor grava
25 «Rey qui fos dalta sanch»: Ramon Muntaner, cap. 145. Della Crónica di Ramon
Muntaner esistono diverse edizioni, compresa un’ottima traduzione italiana di Filippo
Moisé, Cronache catalane del secolo XIII e XIV, Firenze 1884, ristampata da Sellerio,
Palermo 1984, con introduzione di Leonardo Sciascia, e pertanto mi limito ad indicare i
capitoli a cui mi riferisco.
26 S.M. Cingolani, (a cura di), Diplomatari cit., pp. 61, 389.
27 H. Finke, Acta Aragonensia. Quellen zur deutschen, italienischen, franzoesischen,
spanischen, zur Kirchen-und Kulturgeschichte aus der diplomatischen Korrespondenz
Jaymes II (1291-1327), W. Rothschild, Berlin, 1908–1922, vol. III, p. 23.
28 H. Finke, Acta Aragonensia cit, vol. I, p. 236.
29 Ivi, vol. III, p. 36.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Dicembre 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)