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Sulle tracce delle principesse migranti. Un dossier siciliano 683
Termini su una galea veloce, la Angelina, verso Napoli . La princi-
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pessa lasciava così l’isola dove era arrivata bambina, aveva passato
quattordici anni della sua vita ed era morta. Nelle parole di Speciale si
percepisce il disappunto per l’estrema rapidità con cui il corpo della
principessa era stato portato via dalla Sicilia, sottratta alla memoria
del popolo che l’aveva conosciuta e amata: quasi un ratto.
Ma Violante non sarà sepolta a Napoli. La sua salma sarà portata
a Marsiglia, verso la chiesa dei Francescani dove già era stato se-
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polto suo cognato Ludovico, il santo vescovo di Tolone che aveva ri-
nunciato al trono per il saio dei francescani: la scelta è probabilmente
dovuta a un’espressa volontà della defunta, che alla fervida devozione
francescana trasmessa dalla madre e dalla sua famiglia aggiungeva il
fatto di aver vissuto con gli Angiò l’esperienza religiosa e la morte di
Ludovico, la cui autentica santità fu, come dice J. P. Boyer, la “grande
chance” degli Angioini .
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Nel 1306 Roberto ordina al senescalco di Provenza di pagare 100
soldi reali all’anno ai francescani di Marsiglia per celebrare gli anni-
versari di Violante . Incendiato dagli Aragonesi nel 1423, ricostruito
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e di nuovo bruciato nel 1470, dopo un’altra ricostruzione il convento
fu definitivamente raso al suolo nel 1523 per rafforzare le difese della
città : della tomba di Violante non rimase traccia. La sua memoria è
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celebrata però in un’altra tomba, quella di suo marito, nella chiesa di
S. Chiara di Napoli: un’imponenente costruzione, alta in origine più di
41 Ivi, p. 452: «galeam remis agilem, vocatam ab illis Angelinam, ut tolleret de Ther-
mis Neapolim reliquias bone memorie Yolande consortis ducis, e vestigio remiserunt».
42 La presenza dei francescani a Marsiglia risale al 1243, il convento, situato fuori
dalle mura, potrebbe datarsi intorno al 1260. Debbo queste notizie e le altre informa-
zioni su Marsiglia citate nelle note seguenti all’estrema cortesia di J. P. Boyer, grazie
alla preziosa mediazione di Henri Bresc.
43 J.P. Boyer, La foi monarchique: royaume de Sicile et Provence (mi-XIIIe-mi-XIVe siècle),
in Le forme della propaganda politica nel Due e nel Trecento. Relazioni al convegno di Trieste
(2-5 marzo 1993), Collection de l’École française de Rome 201, pp. 96 sg.; sulla devozione
francescana di Costanza di Svevia, N. Jaspert, El perfil trascendental de los reyes aragoneses,
siglos XIII al XV: Santidad, franciscanismo y profecías, in A. Sesma Muñoz (a cura di), La
Corona de Aragón en el centro de su historia, 1208-1458. La Monarquía aragonesa y los reinos
de la Corona, Gobierno de Aragón, Zaragoza, 2009 p. 197.
44 C. Minieri Riccio, Genalogia di Carlo II d’Angiò, «Archivio storico per le province
napoletane», VII/2 (1882), pp. 209 e 211. In M.H. Laurent, Le culte de saint Louis d’Anjou
à Marseille, Edizioni di Storia e letteratura, Roma, 1954, pp. 52-53, 64-65, 93-94, sono
citati i successivi versamenti per la celebrazione dell’anniversario fino al 1399.
45 R. Bertrand, Le Christ des Marseillais, La Thune, Marseille, 2008, pp. 46-47; M. Boui-
ron, Les espaces suburbains, in M. Bouiron, H. Tréziny (a cura di), Marseille: trames et pay-
sages urbains de Gyptis au Roi René, Edisud, Aix-en-Provence, 2001, pp. 330-331.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Dicembre 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)