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750 Igor Melani
La dimestichezza di questa terra con l’acqua, infine, è declinata
anche con la pratica, da parte dei suoi abitanti, di mediarne i rapporti
‘naturali’ attraverso l’uso ‘artificiale’ dell’ingegno applicato alla tecno-
logia, grazie alla quale si ardisce sfidare le normali leggi che regolano
la fisica dell’interazione tra gli elementi: «Nel verno il contado è tutto
coperto dall’acqua; ciò però è volontà, ed elezione de’ paesani, che os-
servano forsi questo con benefizio della campagna; la quale anco al
debito tempo asciugano col mulino da vento, stormento [sic] facile, e
sicuro per tal’ effetto» .
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5. Contaminazioni e specificità toscane
Tra gli elementi costitutivi dello sguardo che la cultura italiana del
Seicento aveva verso i Paesi Bassi, ve ne sono senza dubbio alcuni
riconducibili alle specificità culturali della Toscana del tempo. Come
osservato, non erano mancate già nel corso del XVI secolo le occasioni
per uomini di cultura o di scienza toscani di recarsi nella regione, o di
dedicare ad essa spunti e riflessioni: per tale motivo, non sarebbe privo
di interesse portare a compimento un censimento che con maggiore
chiarezza di quella attualmente posseduta dagli studiosi desse conto
dettagliatamente degli uomini che, direttamente o indirettamente, fu-
rono in contatto con i Paesi Bassi nel periodo precedente a quello più
approfonditamente indagato e relativo ai secoli XVII e XVIII .
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Certo è (lo abbiamo visto specificamente nella parte iniziale di questo
saggio) che vi fu, da parte della casa granducale toscana impegnata già
almeno dalla metà del XVI secolo nel tentativo di dare allo Stato un rilievo
politico e culturale internazionale, più moderno e al passo con i tempi e
gli spazi globali della nuova economia europea , una sorta di investi-
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mento ‘indiretto’ nel reperimento di conoscenze scientifico-tecnologiche
attraverso l’Europa e nel mondo, che ebbe nel contatto con i Paesi Bassi
uno speciale ed avanzato punto di appoggio. Si tratta di capitoli di una
storia di rapporti culturali che sullo scorcio del XVII secolo poggiavano
ormai sulle basi di una durata più che secolare. Non sorprende, dunque,
la fitta trama dei percorsi che in anni piuttosto recenti, introducendo la
splendida edizione dei carteggi e dei disegni del viaggio in Europa per
conto del Granduca Cosimo III del «tecnico e disegnatore fiorentino» Pietro
94 Ibidem.
95 Per cui si veda il fondamentale repertorio curato da H.Th. Van Veen, A.P. McCor-
mick, Tuscany and the Low Countries: an Introduction to the Sources and an Inventory
of Four Florentine Libraries, Centro Di, Florence, 1984.
96 Si veda, per il Nuovo mondo, il bellissimo lavoro di L. Markey, Imagining the Ame-
ricas in Medici Florence, PennState University Press, University Park (PA), 2016.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Dicembre 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)