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                   La dimestichezza di questa terra con l’acqua, infine,  è declinata
                anche con la pratica, da parte dei suoi abitanti, di mediarne i rapporti
                ‘naturali’ attraverso l’uso ‘artificiale’ dell’ingegno applicato alla tecno-
                logia, grazie alla quale si ardisce sfidare le normali leggi che regolano
                la fisica dell’interazione tra gli elementi: «Nel verno il contado è tutto
                coperto dall’acqua; ciò però è volontà, ed elezione de’ paesani, che os-
                servano forsi questo con benefizio della campagna; la quale anco al
                debito tempo asciugano col mulino da vento, stormento [sic] facile, e
                sicuro per tal’ effetto» .
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                5. Contaminazioni e specificità toscane

                   Tra gli elementi costitutivi dello sguardo che la cultura italiana del
                Seicento aveva verso i Paesi Bassi, ve ne sono senza dubbio alcuni
                riconducibili alle specificità culturali della Toscana del tempo. Come
                osservato, non erano mancate già nel corso del XVI secolo le occasioni
                per uomini di cultura o di scienza toscani di recarsi nella regione, o di
                dedicare ad essa spunti e riflessioni: per tale motivo, non sarebbe privo
                di interesse portare a compimento un censimento che con maggiore
                chiarezza di quella attualmente posseduta dagli studiosi desse conto
                dettagliatamente degli uomini che, direttamente o indirettamente, fu-
                rono in contatto con i Paesi Bassi nel periodo precedente a quello più
                approfonditamente indagato e relativo ai secoli XVII e XVIII .
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                   Certo è (lo abbiamo visto specificamente nella parte iniziale di questo
                saggio) che vi fu, da parte della casa granducale toscana impegnata già
                almeno dalla metà del XVI secolo nel tentativo di dare allo Stato un rilievo
                politico e culturale internazionale, più moderno e al passo con i tempi e
                gli spazi globali della nuova economia europea , una sorta di investi-
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                mento ‘indiretto’ nel reperimento di conoscenze scientifico-tecnologiche
                attraverso l’Europa e nel mondo, che ebbe nel contatto con i Paesi Bassi
                uno speciale ed avanzato punto di appoggio. Si tratta di capitoli di una
                storia di rapporti culturali che sullo scorcio del XVII secolo poggiavano
                ormai sulle basi di una durata più che secolare. Non sorprende, dunque,
                la fitta trama dei percorsi che in anni piuttosto recenti, introducendo la
                splendida edizione dei carteggi e dei disegni del viaggio in Europa per
                conto del Granduca Cosimo III del «tecnico e disegnatore fiorentino» Pietro


                   94  Ibidem.
                   95  Per cui si veda il fondamentale repertorio curato da H.Th. Van Veen, A.P. McCor-
                mick, Tuscany and the Low Countries: an Introduction to the Sources and an Inventory
                of Four Florentine Libraries, Centro Di, Florence, 1984.
                   96  Si veda, per il Nuovo mondo, il bellissimo lavoro di L. Markey, Imagining the Ame-
                ricas in Medici Florence, PennState University Press, University Park (PA), 2016.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Dicembre 2022
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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