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Facilitare gli affari. La piazza di Rialto e il ruolo del governo attorno al 1669 571
Figura 2 - Antonio Mazzoni, dettaglio dell’area di Rialto, seconda metà sec. XVIII.
È attorno a questo spazio quadrato (il Campo di San Giacomo), cir-
condato su due lati dai portici aperti del Banco del Giro, chiuso dalla
chiesa come una quinta dotata anch’essa di un portico, e aperto al
passaggio della Ruga, anch’essa completamente delimitata dai portici
di volte e botteghe, che avvengono gli incontri tra i venditori e compra-
tori di merce: il nucleo delle attività di Rialto. E dunque, chiamandolo
«Borsa» e rendez-vous Coronelli ne coglieva l’aspetto più elegante, più
caratteristico, e allo stesso tempo più riconoscibile dal pubblico di let-
tori cosmopoliti cui i Viaggi si rivolgevano: l’incontro, o – letteralmente
– l’appuntamento quotidiano dei mercanti per trattare i propri affari.
Il Campo di San Giacomo (si veda ancora la Figura 2), spazio definito,
quasi chiuso, circondato da portici e isolato dal caos del mercato, ve-
niva assimilato a un’istituzione che nel corso del diciassettesimo se-
colo aveva conosciuto grande fortuna nei paesi del nord. A fine Sei-
cento, infatti, gli edifici delle borse europee erano considerati merite-
voli di una visita, e se ne faceva riferimento nei libri di viaggio come
quello di padre Coronelli: così era ad esempio per il Royal Exchange di
Londra, dove ogni giorno ad eccezione della domenica si radunavano
a orari prefissati «i Mercanti di tutte le Nationi per trattare i loro Nego-
tij» , o per la Borsa di Amsterdam, servita da modello a tutte le altre,
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eretta nel 1608 sul fiume Amstel e sviluppata attorno a un ampio
16 V. Coronelli, Viaggi del P. Coronelli Parte Prima cit., p. 162.
Mediterranea – ricerche storiche – Anno XIX – Dicembre 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)