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Facilitare gli affari. La piazza di Rialto e il ruolo del governo attorno al 1669 587
Diversi di essi erano a Rialto sin quasi dal momento della loro
istituzione: ad esempio la Giustizia vecchia, al cui magistrato era
assegnato il delicato compito di controllare i prezzi dei generi di largo
consumo e di vigilare sulla maggior parte delle corporazioni, o i
Provveditori al sale. Altri uffici, come quelli legati alla gestione dei titoli
di debito pubblico (i Monti) erano scomparsi alla fine del sedicesimo
secolo una volta terminata o fattane confluire altrove la competenza;
alcuni (il Depositario al Banco Giro) si erano aggiunti, altri ancora
erano stati riassorbiti nel corso delle frequenti riforme condotte nel
diciottesimo secolo, o si erano trasferiti definitivamente a San Marco .
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Nessuna delle magistrature elencate nella Tabella 1 aveva tuttavia
una qualche autorità sulle contrattazioni. I Consoli e i Sopraconsoli
dei Mercanti servivano da tribunali giudiziari sui quali ricadevano le
materie del commercio (come la giurisdizione sui fallimenti e sulla
tutela dei creditori degli insolventi); il Depositario al Banco Giro (la
cui carica durava appena tre mesi per evitare le possibili malver-
sazioni) garantiva la correttezza delle operazioni bancarie e del
bilancio trimestrale, presentato al Senato, e i Provveditori e Sopra-
provveditori sopra banchi, incaricati di sorvegliare le attività bancarie
anche quando di banchi privati non ne erano stati aperti più,
avevano una sede a Rialto, pur se non sono menzionati nei due
manuali di avvocatura in Tabella 1 . Ma nell’area della piazza non vi
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58 Gli studi di Donatella Calabi hanno permesso di capire dove si trovassero fisica-
mente le magistrature nell’area realtina, in particolare nel periodo a ridosso dell’incen-
dio del 1514; si veda più di recente D. Calabi, Rialto, l’isola del mercato a Venezia, cit.,
pp. 32-33. Secondo la ricostruzione proposta dalla studiosa, agli inizi del Cinquecento
si trovavano, sulla Riva del Vin (dallo stesso lato di Rialto), il Palazzo dei Dieci Savi alle
Decime dove erano ospitati i Sopraconsoli dei Mercanti, il Magistrato alle Acque, i Prov-
veditori ai Conti; poi, proseguendo in direzione di San Marco, sempre sulla riva, l’ufficio
della seta, gli ufficiali sopra Rialto, gli uffici per la riscossione dei dazi per le merci pro-
venienti dalla terraferma, quelli del dazio del vino, la Ternaria dell’olio, la Dogana da
Terra, e infine, rientrato su un rio attualmente interrato, lo spazio per i misuratori (pe-
sadori) di frumento e il fondaco delle farine. Verso la terraferma invece, sul Canal
Grande, la costruzione del palazzo dei Camerlenghi aveva permesso di raccogliervi qui
gli uffici finanziari (Cassiere del Consiglio dei Dieci, Razon Vecchie, Monte Nuovissimo
e dei Sussidi soppressi in seguito con l’estinzione di questa forma di debito pubblico), i
Consoli dei Mercanti e l’indispensabile e antico ufficio della Giustizia Vecchia, affiancato
dalla Giustizia Nuova. A fianco (sulla pianta del De Barbari del 1500, ma probabilmente
spostato nelle Fabbriche Nuove terminata la loro costruzione) si trovavano le Razon
Nuove, e sulla piazza di Rialto i Provveditori di Comun. Sulla Drapparia, nel lungo edi-
ficio (poi ricostruito) dei Dieci Savi alle Decime, trovavano posto infine i Provveditori agli
Imprestidi e i Governatori delle Entrate. D. Calabi, Il rinnovamento urbano cit., p. 129;
D. Calabi, Rialto, l’isola del mercato a Venezia cit., p. 32.
59 A. Da Mosto, L’Archivio di Stato di Venezia, t. I, Biblioteca d’arte editrice, Roma,
1937, pp. 99-100, 110-111. Nel 1612 gli impiegati di Provveditori e Sopraprovveditori
hanno a disposizione spazi nei locali delle Fabbriche nuove, di fronte alla chiesa San
Giacomo e sopra le postazioni dei quadernieri del Banco della Piazza (Asve, Provveditori
Mediterranea – ricerche storiche – Anno XIX – Dicembre 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)