Page 62 - 1
P. 62
588 Isabella Cecchini
erano – non potevano esservi – uffici specificamente dedicati al
controllo delle contrattazioni che vi si svolgevano. Ed è interessante
rilevare come nell’elenco di Francesco Argelati (1751) i Cinque Savi
alla Mercanzia non avessero più alcuna sede. I Savi disponevano di
alcune stanze nell’edificio adiacente l’abside della chiesa di San
Giacomo: data la dimensione dell’edificio, ancora oggi esistente, non
doveva trattarsi di spazi ampi, tuttavia proprio questi spazi permet-
tevano di relazionarsi letteralmente in modo fisico, ravvicinato, con gli
attori sulla piazza, e di coglierne le richieste e le soluzioni ai problemi.
Nel 1602 i Savi chiedevano di sospendere i lavori di ristrutturazione
delle stanze a loro adibite: trovandosi esattamente dietro l’altare
maggiore della chiesa, e venendo frequentate da «persone infedeli
d’ogni sorte» (i mercanti turchi, bosniaci, persiani, e armeni), si cerca-
vano spazi più adatti . Nel 1646 i cinque magistrati si riunivano già
60
da quindici anni a San Marco, nelle stanze che erano state predisposte
per la rifabbrica del Palazzo Ducale (e per il lungo processo di restauro
successivo all’incendio del 1577): «l’impiego de Cinque Savij» si era ri-
dotto, dopo l’avocazione di una serie di dazi dei quali in precedenza
gestivano l’appalto, «all’urgenze publiche, et à decider contese, e diffe-
renze che passano per occasione del negotio degl’hebrei levantini e po-
nentini, e sudditi turcheschi, et ad eseguire le deliberationi dell’ecc[el-
lentissi]mo Senato, così circa la navigatione, negotio delle Galee di
mercantia, et cose che per causa di negotio alla giornata occorrono»;
per questi motivi, i Savi si ritenevano più efficienti restando a Palazzo
Ducale, dove peraltro si recavano anche i mercanti al di fuori delle ore
di contrattazioni a Rialto, mentre «le hore più utili e fruttuose [i mer-
canti] le spendono nelli loro affari» . Nel 1669, terminata la guerra,
61
era il Senato a sollecitare il ritorno a Rialto dei Savi, che ora si riuni-
vano, con qualche incomodo, soltanto due giorni alla settimana nelle
stanze del Magistrato delle Fortezze: dopotutto, a Rialto la sede del
magistrato era stata «instituit[a] anticamente, come in sito più oppor-
tuno, e commodo alli medemi negotianti» : ma non ci sarebbero ritor-
62
nati più.
I Cinque Savi formavano il collegamento più immediato tra la co-
munità di mercanti di Rialto e il governo marciano. La distanza fisica
sopra banchi, b. 9, registro non numerato (1607-1614), c. 151). Il documento menzio-
nato non specifica se tali spazi siano destinati anche ai Provveditori e Sopraprovveditori,
ma che tali magistrati si rechino per i controlli inerenti il loro ufficio spesso a Rialto,
proprio sopra il sottoportego dei banchi, si evince da altri documenti tuttora in corso di
analisi da parte di chi scrive e destinati a una prossima pubblicazione.
60 Asve, Csm, Prima serie, Epiloghi, reg. 17, cc. 44-45, 31 dicembre 1602.
61 Asve, Csm, Prima serie, Risposte, reg. 154, cc. 13r-14r, 5 marzo 1646.
62 Asve, Compilazione delle leggi, Prima serie, b. 139, cc. 133r-v, 13 aprile 1669.
Mediterranea – ricerche storiche – Anno XIX – Dicembre 2022
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)