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Mas allà della leggenda nera e della leggenda rosa 653
zione del contesto geopolitico internazionale grazie anche all’alleanza
di singoli e comunità minoritarie che risiedevano al di là delle frontiere.
Una interpretazione che, come si è anticipato, non può prescindere da
una costante contestualizzazione temporale, dalla consapevolezza
delle fluidità degli equilibri e della repentina mutevolezza delle con-
giunture. Lo spiega bene Ruiz Ibañez, mediante la metafora del “nodo
temporale”, utile a comprendere l’egemonia spagnola. Un nodo tempo-
rale nel quale multipli momenti di eccezionalità, molti dei quali inter-
connessi, talvolta trovarono una loro convergenza fino a coincidere,
quasi sovrapponendosi, dando avvio a nuove forme di supremazia e
rendendo possibile l’espansione dei domini del re di Spagna, punto di
partenza per la definizione di una storia globale, che si nutre di visuali
differenti e complementari. Storia politica, del pensiero, della guerra,
della diplomazia, delle relazioni internazionali, della circolazione e
delle aspettative, e molto altro ancora. Una storia globale che abban-
dona la visuale “dall’alto” e che si struttura attorno alle storie di indi-
vidui che fecero del loro tempo un tempo storico, scandito da quoti-
dianità multiple. Il risultato è la restituzione dell’immagine di una Mo-
narchia che si costruiva in forma pluridirezionale, dall’interno e
dall’esterno, attraverso i racconti, le esperienze, le forme di contatto
che gli stranieri riuscivano a intavolare con chi dentro la Monarchia
viveva.
Ne emerge un impianto di ricerca che non si appiattisce sulla
scelta di una dimensione spaziale circoscritta, ma che – contestual-
mente – non attribuisce al paradigma della mobilità e della circola-
zione un valore intrinseco, bensì lo legge in connessione alla sedi-
mentazione delle esperienze maturate in tempi e luoghi definiti. La
mobilità, intesa come attraversamento di spazi geografici e politici,
diventa in definitiva un elemento dirimente per unire le esperienze
vissute e maturate nelle congiunture di stanzialità. Partendo da que-
sto assunto, la mobilità diviene funzionale a superare il classico pa-
radigma centro-periferia e a comprendere l’importanza di connettere
le esperienze dei singoli attori con le comunità locali, i poteri inter-
medi e centrali, non come se seguissero percorsi paralleli ma come
elementi che si forgiano e che definiscono le proprie funzioni grazie
a continui scambi e interazioni.
Il mutamento di prospettiva, che costituisce il filo rosso della de-
cennale ricerca dell’Autore, avvalora l’importanza rivestita dalle prati-
che di negoziazione e intermediazione per la sopravvivenza della Mo-
narchia. In particolar modo nel periodo dell’unione della Corona spa-
gnola e portoghese, attori politici, religiosi e mercantili giocarono un
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Dicembre 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)