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Mas allà della leggenda nera e della leggenda rosa              651


                    rimandano a una immagine plurale ed eterogenea e, cosa ritenuta di
                    particolare interesse, consentono, nell’analisi del loro agire, di porre
                    delle domande nuove e diverse. Fra queste, per esempio, se sia possi-
                    bile  leggere  l’espansione  della  Monarchia  spagnola  considerando  la
                    “genesi bellica”, l’“opportunità sociale” e la “stabilità politica” quali ele-
                    menti fondativi comuni; se tali elementi siano, indistintamente, alla
                    base di ogni conquista che nel XVI secolo ha avuto luogo nel mondo
                    iberico, o se, di contro, si possano evidenziare eccezioni e percorsi che
                    portino a individuare soluzioni differenti; quanto gli elementi politici e
                    religiosi  interagissero  con  campagne  militari  e  costituissero,  conte-
                    stualmente, la base di una nuova Monarchia.
                       Il nucleo argomentativo funzionale a offrire un riscontro a tali sol-
                    lecitazioni ruota attorno all’idea che, nel corso del Cinquecento, le con-
                    quiste attraverso le quali la Monarchia spagnola aggregò nuovi terri-
                    tori non furono soltanto espressione di una decisa volontà imperiale
                    della Corona, ma furono anche il risultato di una ridefinizione di equi-
                    libri politici e sociali. Un processo che fu condotto di concerto da agenti
                    del Sovrano e da neo-costituiti gruppi di potere locale: gli uni impe-
                    gnati  soprattutto  nella  sperimentazione  e  utilizzazione  di  strumenti
                    differenti volti a garantire, in ogni territorio, un rafforzamento dell’au-
                    torità, gli altri nella definizione di una rete di centri attorno ai quali si
                    articolava e rafforzava la Monarchia.
                       Come è stato sottolineato da José Javier Ruiz Ibáñez e Gaetano Sa-
                    batini,

                    the Spanish rule of Amiens demonstrates how the Hispanic monarchy’s sys-
                    tem of domination was founded upon a combination of factors: the unques-
                    tionable hegemony of violence; the diffusion and/or appropriation of an ideo-
                    logical framework that portrayed the new situation as a state of continuity,
                    normality, or perfection; and a reordering of society that granted the new sov-
                    ereign the instruments necessary to the administration of his power. Military
                    conquest  established  a  new  set  of  circumstances,  which  necessitated  the
                    quick resolution of the old disputes and tensions that had fragmented the
                    local society .
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                       Questo cambio di prospettiva, pur riguardando una realtà territo-
                    riale differente, sposta dunque l’oggetto d’analisi dalle dinamiche di
                    conquista e dall’esercizio della violenza alla definizione di patti di fe-
                    deltà, in cui ogni gruppo sociale e rappresentanza cetuale acquisiva


                       1  J.J. Ruiz Ibáñez, G. Sabatini, Monarchy as Conquest: Violence, Social Oppor-
                    tunity, and Political Stability in the Establishment of the Hispanic Monarchy, in «The
                    Journal of Modern History», 81/3 (2009), pp. 501-536, 508.


                                               Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Dicembre 2023
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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