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                comodamente sott’occhi gli oggetti che [aveva] trattati, e ritrovarli in
                ogni occasione» .
                               71
                   L’inserimento però in apertura della «Raccolta» di due scritti non
                suoi ma di Domenico de Montani, seguiti da una sua consulta sugli
                stessi temi ben più approfondita rispetto alle pagine del barone, in-
                duce a non trascurare un’ipotesi che Carlo Capra ha condiviso in oc-
                casione della supervisione del lavoro: Verri probabilmente intendeva
                anche lasciare ai posteri una dimostrazione del proprio operato di pub-
                blico funzionario dotato di competenze nelle materie trattate e di abi-
                lità nella redazione delle scritture superiore a quella di altri uomini di
                governo , di de Montani in primis. Il codice, al pari degli altri due (pro-
                       72
                babilmente tre un tempo) avrebbe potuto quindi far «parte del grande
                cantiere di costruzione della memoria di sé cui Pietro si dedicò nel
                corso di tutta la propria vita» .
                                            73
                   Al di là di dichiarazioni e ipotesi, con questa «Raccolta» Verri ci ha
                offerto testimonianze di grande interesse, oltre che della propria atti-
                vità e del proprio pensiero, della elaborazione di importanti riforme in
                campo economico varate nello Stato di Milano nel secondo Settecento.
                Fonti preziose per gli studi, tanto che alcuni scritti compresi nel codice
                furono pubblicati in passato  e ora sono messi a disposizione dei let-
                                           74
                tori nella collocazione voluta dall’autore.


                   71  Ivi, p. [13].
                   72  G. Tonelli, Introduzione, ivi, pp. 6-7.
                   73  S. Rosini, Nota al testo cit., p. 386.
                   74  La «Consulta dei Consiglieri Baron de Montani, e Conte Verri con cui si accom-
                pagna la prima tabella nelle regalie appurate, in data 4 Febbraro 1770» cit. e la «Con-
                sulta dei suddetti due Consiglieri, in cui si propongono i mezzi per progredire alla
                redenzione superando gli articoli promossi, in data 11 Febbraro 1770» cit. furono
                pubblicate da C. Magni, Il tramonto del feudo lombardo cit., pp. 465-474; 475-482.
                Nel 1939 fu data alle stampe la «Consulta dei Rappresentanti la Ferma al Signor
                Ministro Plenipotenziario del primo Settembre 1769, intorno il reciproco ribasso de’
                dazi cogli Stati Ereditari» cit. in appendice al saggio di C.A. Vianello, Itinerarii econo-
                mici, costi di trasporto e dazii nel Settecento Lombardo (con una consulta inedita di
                Pietro Verri), in Atti e memorie del terzo congresso storico lombardo (Cremona 29-30-
                31 maggio 1938-XVI), Milano, Giuffrè, 1939, pp. 450-453. Nel 1940 furono pubbli-
                cati:  l’«Esame  delle  tabelle  presentate  a  Sua  Maestà  Imperiale,  fatto  in  Dicembre
                1769»  cit.,  l’«Abozzo  d’un  piano  per  l’amministrazione  delle  regalie,  in  Novembre
                1768» cit. e il «Raguaglio delle lire dal principio del secolo scorso sino al dì d’oggi» cit.
                in C.A. Vianello (a cura di), La riforma finanziaria nella Lombardia austriaca cit., pp.
                21-37, 325-331, 441-444. Ivi, alle pp. 39-59 e 333-352, furono dati alle stampe an-
                che il «Voto mio sul piano per riformar l’Università delle arti e mestieri di Milano,
                fatta in Dicembre 1769» cit. e il «Piano mio per l’amministrazione di tutte le regalie
                redente che sieno presentato al Signor Ministro Plenipotenziario ai 14 Marzo 1770»
                cit., che furono poi riediti in Sefa, t. I, pp. 753-766, 767-779. La «Consulta del Con-
                siglio del 20 Dicembre 1766 intorno al progetto di Carlo Redaelli» cit. e la «Breve
                relazione sul sale, presentata a Sua Maestà Cesarea in Luglio 1769» cit. furono pub-
                blicate da G. Gregorini, Pietro Verri e le Ferma generale mista. Note e documenti, in C.
                Capra (a cura di), Pietro Verri e il suo tempo. Atti del convegno (Milano, 9-11 ottobre
                1997), Cisalpino, Bologna, 1999, 2 tt., t. II, pp. 952-961, 961-965.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Dicembre 2023
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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