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                livelli  di  vita  per  buona  parte  della   ceduto, che a lui aveva affidato la tutela
                popolazione» (p. 182).             dei figli minori.
                   A  Collesano,  diversamente  da    In quei decenni lʼespansione urba-
                quanto  verificatosi  in  altri  centri   nistica  era  resa  possibile  dallʼesi-
                delle Madonie, non si formò alcuna   stenza nel territorio di molti boschi in
                comunità  ebraica  nel  corso  del   alcuni dei quali gli abitanti potevano
                Quattrocento,  mentre  alcuni  nuclei   liberamente  approvvigionarsi  del  le-
                di ebrei convertiti vi si stabilirono ad   gname  necessario.  Tuttavia,  a  fine
                inizio del secolo successivo. Rimane   Cinquecento,  Collesano  registra  un
                da approfondire, come osserva lʼA.,   forte calo demografico causato da una
                la  presenza  di  un  certo  numero  di   grave crisi alimentare e sanitaria dalla
                ebrei tra Seicento e Settecento ‒ in   quale si riprenderà solo a partire dal
                analogia a quanto si rileva anche a   1606; ma ben più grave si rivelerà il
                Messina,  Castelbuono,  Cefalù  e   tracollo demografico tra fine Seicento
                Caccamo ‒ individuati attraverso le   e  il  1714,  quando  gli  abitanti  si
                contabilità di chiese e confraternite   sarebbero  ridotti  a  poco  più  di  due-
                che  attestano  elemosine  e  bene-  mila,  principalmente  a  causa  della
                ficenze in loro favore.            migrazione  verso  i  centri  di  nuova
                   Tra Cinque e Seicento, sono quattro   fondazione  (Alia,  Aliminusa,  Cerda,
                i  quartieri  in  cui  il  paese  risulta   Valledolmo, Campofelice).
                strutturato urbanisticamente ma, oltre   Tra Cinque e Seicento si rilevano
                al  castello,  alla  torre  di  guardia  e  ai   alcune colture specializzate (canna da
                numerosi edifici religiosi, lʼarchitettura   zucchero, riso e gelsi) ma il paesaggio
                civile  degna  di  nota  era  rara:  «La   agrario  rimane  dominato  dalla  ce-
                generalità  delle  case  di  abitazione  si   realicoltura, dal pascolo, dal bosco, da
                presenta con pochissimi piccoli vani a   vigneti sparsi e da parecchi ulivi, come
                piano  terra  (casa  terrana),  dove  la   indica la presenza di diversi trappeti
                promiscuità tra uomini e animali è la   per la molitura delle olive.
                regola  o,  tuttʼal  più,  con  una  sola   Particolare  attenzione  lʼA.  dedica
                elevazione (casa solerata). […] Stante il   alla  tradizione  ceramica  che  è  stata
                basso livello dei canoni di locazione e il   mantenuta  per  secoli  da  botteghe
                limitato valore commerciale delle sem-  familiari;  caso  eccezionale  quella  dei
                plici abitazioni, quello della casa non è   Cellino,  passata  di  generazione  in
                il primo problema per i bilanci familiari   generazione, dal 1573 fino ai primi del
                sui quali incide invece lʼaltissimo costo   Novecento.  La  ceramica  collesanese
                dellʼalimentazione» (pp. 235-236). Tra   ebbe notevole impulso dalla domanda
                le  poche  eccezioni  di  abitazioni  de-  delle  migliaia  di  contenitori  conici  di
                corose,  Termotto  segnala  quelle  del-  argilla,  necessari  al  governo  dello
                lʼimprenditore  Giovanni  Domenico   zucchero,  che  venivano  richiesti  dai
                Gatto,  con  vasti  interessi  nel  settore   titolari  dei  trappeti  situati  lungo  la
                della  canna  da  zucchero  e  quella  dei   fascia costiera. Tra i prodotti ceramici
                potenti  gabelloti  Lo  Squiglio,  il  cui   più  elaborati  e  di  pregio  Termotto
                spregiudicato  capostipite,  Giacomo   segnala  gli  alambicchi  per  distillare
                Giorlando,  in  pochi  anni  compie  una   acqua  di  rose  di  fine  Cinquecento,
                rapida  scalata  economica  e  sociale.   nonché  gli  eleganti  calamai  in  man-
                Fino al 1570 gestiva in subaffitto pochi   ganese scuro per un pubblico colto e
                ettari di terra, ma la sua ascesa avverrà   raffinato,  la  produzione  di  vasellame
                con  lʼappropriazione  indebita  del   maiolicato  per  le  aromaterie,  i  pavi-
                patrimonio di un grosso gabelloto de-  menti stagnati anche figurati.




                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Dicembre 2023
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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