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668 Recensioni e Schede
Cancellato dalla storia il vescovo per altre occasioni; indizione, dopo più
Sansoni (1908-1921), se per molti di due secoli, di un Sinodo diocesano,
decenni la sua salma fu sepolta nel- sospeso su direttiva della Santa Sede
l’oscura tomba del clero nel cimitero e poi annullato per la guerra; governo
cefaludese, anziché nel sacrario della della diocesi con atti e nomine non
Cattedrale, perché «il municipio non secondo i privilegi e le aspettative del
aveva concesso il permesso di sepol- clero, soprattutto cittadino, ma sul
tura». Ed è trascorso un secolo per riconoscimento delle esigenze delle
uno studio su mons. Sansoni che ha comunità e le qualità e competenze
guidato la Chiesa di Cefalù, dopo un delle persone; rinnovamento ecclesia-
periodo di scandali e debolezze, vi- le mediante la formazione del clero
gente ancora il “Non expedit” di Pio IX, (seminario) e dei laici (circoli cattolici
con la dottrina sociale della “Rerum e partito popolare).
novarum” che faticava a incarnarsi Un vescovo che morì, sessantenne,
nella stessa Chiesa, in una città e un improvvisamente, nottetempo vittima
territorio in crisi e trasformazione so- delle minacce di un arciprete (Mauro
ciale, con profonde contraddizioni e Giaimo, di San Mauro) che si era
animose contrapposizioni. ribellato «alla destituzione per nu-
Fra Anselmo Sansoni raccoglieva merosi delitti», il quale (secondo una
l’eredità di predecessori non eccelsi, lettera del segretario vescovile Bacci,
in particolare Gaetano D’Alessandro del 1970) «aveva denunciato il vescovo
(vescovo dal 1888 al 1906) che si è al tribunale della Mafia».
trovato a contrastare, inadeguata- Mons. Sansoni, vescovo “conti-
mente, la devastante Setta angelica di nentale” inviato in Sicilia da Pio X, era
Alia, ed è stato sottoposto, dalla «di temperamento essenzialmente reli-
Santa sede, a “visita apostolica” (Er- gioso», ma la situazione concreta della
nesto Bresciani) nel 1904-1905, e Diocesi di Cefalù gli impose una vera
all’“amministrazione apostolica” (Fer- e propria lotta su più fronti per
dinando Fiandaca) nel 1906-1908. «rilanciare le sorti della Chiesa e del
Dalla lontana Toscana e dall’ordine popolo», caduti in una situazione
francescano nel 1908 giungeva così a esplosiva e rovinosa durante l’episco-
Cefalù il frate Anselmo Sansoni, un pato del D’Alessandro, «per debolezza
religioso dotto, per porre rimedio alla di governo e di risposta alle istanze di
crisi della diocesi, ancora con i rinnovamento e di giustizia».
problemi delle “leggi eversive” dello Nell capitolo introduttivo, Piraino
Stato unitario. delinea il contesto storico e sociale
Mons. Sansoni fu anche il Vescovo della Diocesi di Cefalù nei primi
della Grande guerra, che coraggio- decenni dello Stato post-unitario, con
samente, pur senza rischiare l’accusa gli episcopati di mons. Blundo (1856-
di disfattismo e antipatriottismo, 1888) e mons. D’Alessandro (1888-
anziché benedire le armi si schierò per 1906), caratterizzati dallo scandalo
la pace; considerò, con Benedetto XV, della Setta Angelica e dagli scontri per
la guerra “inutile strage”; inviò sì i la difesa/rivendicazione dei diritti
sacerdoti in guerra, ma per assistere e sulla Mensa Vescovile. Dopo avere
curare i soldati ed anche i prigionieri. delineato la figura di fra Sansoni,
Il vescovo di cui è documentata un’in- utilizzando ampiamente la documen-
tensa attività pastorale: visite perio- tazione tratta dall’Archivio dei frati
diche di tutte le parrocchie; lettere Minori di Firenze e dalla rivista La
pastorali per ogni quaresima e anche Verna, sulla formazione, l’attività, gli
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XX - Dicembre 2023
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)